Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia. 

Stemma Caracciolo del Sole

Caracciolo del Sole

Arma: di rosso al sole d'oro caricato da un leone azzurro con la coda contro rivoltata, linguato ed armato di rosso(1).

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© Napoli - Stemma Famiglia Caracciolo del Sole

L’illustrissima famiglia napoletana dei Caracciolo del Sole, come già detto nella pagina precedente, discende dai Caracciolo Pisquizi, ramo dei Signori d’Orta, anch’essa aggregata al Patriziato napoletano del seggio di Capuana e, dopo la soppressione dei sedili (1800), fu ascritta nel Libro d’Oro napoletano.
Capostipite fu CRISTIANO, Signore di S. Chirico in Provincia di Basilicata e ambasciatore di re Ladislao di Durazzo presso la Santa Sede,
fratello di Ligorio Caracciolo vicerè d'Acadia.
Numerosi furono i feudi posseduti dai Caracciolo del Sole che furono insigniti di prestigiosi titoli, tra i quali:
barone di: Avigliano, Frigento
conte di: Avellino, Forenza, S. Angelo dei Lobardi 
marchese di: Atella          
duca di: Venosa, Capua, Amalfi, Melfi (1441)
principe di: Capua (1498), Melfi (1498).

Gli appassionati di araldica non possono fare a meno di visitare la chiesa di San Giovanni a Carbonara costruita nel 1343 per ammirare la maestosa cappella circolare dei Caracciolo del Sole con il sepolcro di Sergianni Caracciolo, di grande valore storico ed artistico, posta dietro il monumento funebre di re Ladislao di Durazzo eretto nel 1414.
La chiesa è visitabile tutti i giorni feriale. Per maggiori informazioni visitare il sito: www.inaples.it 
Sergianni Caracciolo (1372 † 1432), amante della Regina Giovanna II, fu nominato Gran Siniscalco e Gran Conestabile, ottenne nel 1425 il Ducato di Venosa, seguita dalla Signoria di Capua e del Ducato di Amalfi.

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© Napoli - Monumento funebre di Sergianni Caracciolo
 

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© Napoli - Cappella dei Caracciolo del Sole

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Ritratto di Sergianni Caracciolo (1372 † 1432)

Abilissimo nelle armi, dimostrò in più occasioni il suo valore; durante l'assedio di Taranto, non esitò ad accettare e vincere la sfida a duello lanciata dal barone di Campi, che umiliò costringendolo ad alzare la celata per aver salva la vita.
Sposò Donna
Caterina Filangieri di Candida, contessa di Avellino, ma non esitò a comprare il monumentale palazzo nei pressi di Castel Capuano per essere più vicino alla sua amante la Regina Giovanna II, sorella di Re Ladislao di Durazzo.


© Napoli - Palazzo di Sergianni Caracciolo, principe di Capua
- fine 1300, poi Ospedale della Pace


© Napoli - Una delle sale di Palazzo Caracciolo del Sole,
poi Refettorio

Ebbe per figli:

1) Giovanetta o Ippolita  che nel 1431 sposò Gabriele Orsini del Balzo Duca di Venosa
2) Isabella sposò Antonio Caldora Conte di Trivento

3) Troiano che divenne Duca di Venosa, Conte di Avellino, Duca di Melfi  e Barone di Frigento . Nel 1432  sposò a Napoli Maria Caldora, figlia di Jacopo Duca di Bari.

4) Giulia sposò Garzia Cavaniglia Conte di Troia.

Sergianni,  soprannominato “il re senza titolo” per l'enorme potere e autorità che ricopriva presso la Corte, attirò l’invidia di molti; nemica acerrima fu Donna Covella Ruffo, cugina della regina Giovanna II; fu ucciso a tradimento il 19 agosto 1432 con la complicità della stessa regina, che sfogò la sua rabbia confiscando tutti i beni della moglie del suo ex amante e imprigionando il figlio Triano Caracciolo, che fu liberato dopo dieci giorni in cambio dell'immenso tesoro che Sergianni aveva accumulato a Melfi.
La contea di Avellino passò a Giacomo Caracciolo, figlio di Troiano e Maria Caldora.

Napoli - statua di Porzia (Ippolita) Caracciolo del Sole, figlia di Gian Giacomo, conte Sant'Angelo, e moglie di Giovan Battista Loffredo.
A destra: Napoli - Arma della famiglia Caracciolo del Sole

Giovanbattista († 5-11-1714) fu vescovo di Calvi dal 15-1-1703.


Stemma di Giovanbattista Caracciolo del Sole, vescovo di Calvi
Si ringrazia la dottoressa Antonella Lepre , archivista dell'Archivio diocesano di Teano.

Gaetano Caracciolo del Sole risulta iscritto nell’Albo degli Avvocati del 1780, istituito per la prima volta al Mondo, elaborato dal legislatore del Regno di Napoli.

Per eventuali approfondimenti si consiglia di consultare le tavole genealogiche redatte da Serra di Gerace e gli Affari della “Real Commissione dei Titoli di Nobiltà”.

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1) - Libro d'Oro Napoletano - Archivio di Stato di Napoli - Sezione Diplomatica.

Indice delle pagine:
Caracciolo Rossi
Caracciolo Pisquizi
Caracciolo di Pettoranello
Caracciolo di S. Eramo
Caracciolo di Oppido
Caracciolo di Martina
Caracciolo del Sole
Giudice Caracciolo
Caracciolo di Miranda


 Continua nel sesto volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI"

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