I Caracciolo marchesi di Sant’Eramo sono un ramo dei
Caracciolo Pisquizi
detti anche degli Svizzeri.
Capostipite fu Bartolomeo Caracciolo (†
1592), figlio di Marcello e di Laura
d’Aquino dei
marchesi di Corato, patrizio napoletano, 1°
marchese di Volturara dal 1589, marito della nobildonna Luisa
Filomarino.
Francesco (1601 †
1668), patrizio napoletano, 3° marchese di Volturara, 2°
marchese di Mottola, 1° marchese di Cervinara, sposò in prime
nozze nel 1624 Porzia Caracciolo, figlia di Marino 4° marchese
di Sant’Eramo e di Adriana
Pignatelli dei
marchesi di Cerchiara.
Giambattista (Napoli, 1627 †
1685), figlio di Francesco e di Adriana Pignatelli, patrizio
napoletano, 5° marchese di Sant’ Eramo, 2° marchese di Cervinara
(successione anticipata nel 1656), 3° marchese di Mottola, sposò
a Napoli nel 1658 Leocadia
Cavaniglia, figlia di Carlo
Emanuele duca di San Giovanni Rotondo.

Il marchese Giambattista,
primo Cavallerizzo della Real Cavalleria di Napoli
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Ebbero Marino (1663 †
1740), patrizio napoletano, Grande
di Spagna, 6° marchese di Sant’Eramo, 4° marchese di Mottola, 3°
Marchese di Cervinara; partecipò alle guerre in Spagna e Italia
con il grado di Tenente Maresciallo di Campo dell’esercito
dell’Imperatore
Carlo VI d'Asburgo-Austria. Sposò, in prime nozze, nel 1696 Sancia
d’Ayerbo d’Aragona, figlia di Giuseppe 2° principe di Cassano,
duca di Alessano e di Caterina Trivulzio dei principi di Musocco, e nel 1711, in seconde nozze, una nobildonna catalana,
cognata del conte Nicola Rocco Stella di Santa Croce.
Figlio di secondo letto fu Pasquale Diodato (1725 †
1784), patrizio napoletano, 7° marchese di Sant’Eramo, 5°
marchese di Mottola, 4° marchese di Cervinara, Grande di Spagna,
Gentiluomo di Camera con esercizio del Re di Napoli
Ferdinando IV di Borbone nel 1779,
sposò nel 1742 Giustiniana
Pignatelli, figlia di Antonio
principe di Belmonte. |