
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia della Porta |
Armi:
ramo del
Sedile di Porto: d'argento alla porta aperta di rosso,
sostenuta da zoccolo scalinato di due pezzi dello stesso, con le
anse aperte
(1);
ramo del Sedile
di Capuana e dei marchesi di Episcopia: d'azzurro alla porta
aperta di oro, sostenuta da tre gradini dello stesso, con le
anse aperte, e accompagnata in capo da un giglio d'oro
(2). |

© Napoli - Stemma partito con le
insegne delle famiglie di Costanzo e della Porta |
L'antichissima famiglia della Porta risulta attestata a Napoli
dove fu ascritta ai
Sedili di Porto e di
Capuana sin dai tempi
dei Normanni; godette di nobiltà anche a Salerno, Lecce e
Sorrento. |
Nel 1199
Eufranone II fu Tesoriere della Sicilia sotto l'Imperatore
Federico II di Svevia.
Matteo della Porta, cavaliere del Seggio di Porto,
partecipò, insieme ad Eleuterio Valignano,
Cataldo e Iacopo Protontino di Taranto, Stefano Brancaccio,
Atenato Poderico,
Riccardo della
Leonessa, Guglielmo d’Evoli,
Pietro Abenavolo, Simone de
Sangro, Sarro Antignano, Odoardo Maramondo, Alberto
Piscicelli, cavaliere del Seggio di Capuana, Lorenzo
Torta, Rienzo Falcone ed altri, alla giostra organizzata in
Barletta da re Manfredi
di Svevia in onore dell’Imperatore di Costantinopoli
Baldovino II (Costantinopoli, 1217 † Napoli, 1273).
Tommaso fu Giudice della G.C. ai tempi di
Carlo I d'Angiò e nel 1285 fu Consigliere e familiare
di re Carlo II d'Angiò.
Errico di Porta, sotto re Roberto II d'Angiò, fu valoroso
milite e Signore del Castello di Sanseverino in
Principato citra.
Nel 1305 Matteo fu ascritto al
sedile di Porta di Sorrento; fu Consigliere e
Familiare di re Roberto II d'Angiò.
Il Casato diede molti uomini alla Chiesa: Matteo della
Porta fu arcivescovo di Salerno dal 1263 al 1273, Tommaso
fu arcivescovo di Teano dal 1369 al 1372 e poi arcivescovo di
Reggio Calabria dal 1372 al 1381, Bartolomeo fu creato
vescovo di Bovino nel 1403, Guiduccio (†
1423) fu nominato vescovo di Muro Lucano nel 1418. |
Agli inizi
del 1500 Camillo della Porta, patrizio
napoletano, acquistò per ducati 27.000 il feudo di
Episcopia, terra in
Provincia di Basilicata, compresa nella
diocesi di Anglona e Tursi, ottenendo il
titolo di marchese; nel
1537 impalmò donna Eleonora
Carafa. |

Episcopia (PZ) |
Il feudo fu venduto alla famiglia Brancalassi della
città di Tursi per 39.000 ducati, ma il titolo di
marchese restò ai della Porta. Il titolo di Marchese di
Episcopia finì per successione nella famiglia Amalfitani
di Crucoli a seguito del matrimonio di Regale,
ultima della famiglia della Porta con Nicola Amalfitani
6º Marchese di Crucoli. |
I
della Porta si imparentarono con prestigiose famiglie:
nel
1566 il marchese Gian Vincenzo della Porta, sposò
la nobile donna Porzia Ramirez, marchesa di Oriolo
Calabro; verso la metà del XVII secolo
Ferdinando della Porta, marchese di Episcopia,
impalmò Vittoria
Caracciolo, figlia di Ascanio 2° barone
di Pannarano dal 1613 e di Claudia Viquez Dama di
Spagna; nel 1700 il marchese Mario della Porta e sposò
donna Isabella
Longo. |
Il
ramo dei della Porta trasferitisi a Lecce ottennero il
feudo di Serrano, in Terra d'Otranto; nel 1563
Giorgio Antonio risulta barone di Serrano. |
I
della Porta di Salerno, ascritti al sedile di Porta
Rotese, ottennero in vari periodi i feudi di Ogliara
(casale di Salerno), Montecorvino (in Principato citra),
Olevano (in Principato citra poco lontano da Salerno),
Piedimonte (casale di Salerno), Filetta (su una
collinetta in diocesi di Salerno), S. Cipriano (poco
distante da Salerno), Castiglione (nei pressi della
città di Ravello) e La Foria (in diocesi di Capaccio). |
A
Napoli la famiglia possedeva nella Chiesa di S. Lorenzo
una cappella gentilizia nella quale furono sepolti, tra
gli altri, Ercole della Porta, e Giovan
Battista della Porta. La cappella fu Costruita da
nel 1549 da Leonardo della Porta e restaurata da
Alfonso di Costanzo nel 1616. |
Il
Casato possedeva altra cappella gentilizia in Napoli
nella chiesa di S. Pietro Martire poi passata ai
Loffredo a seguito di matrimonio celebrato nel
1516 tra Sveva della Porta e Scipione
Falangola (1522 † 1587), barone di Carovilli,
che si trasferì a Napoli. |
Giovanni Battista della Porta (Napoli, 1535 †
ivi,1615), proveniente da famiglia facoltosa essendo il
padre Nardo della Porta armatore di navi e la
madre appartenente alla famiglia nobile degli
Spadafora,
potè dedicarsi sin da piccolo agli studi, così come
fecero i fratelli Giovan Vincenzo e Ferrante.
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Napoli - busto di
Giambattista della Porta |
Uomo di grande cultura, come si evince dai numerosissimi
scritti che ha lasciato, spaziò in numerosi campi della
scienza (cosmologia, geologia, ottica, prodotti delle
piante, medicine, veleni, cucina, cambiamenti chimici
dei metalli, distillazione, colorazione del vetro,
smalti e ceramiche, proprietà magnetiche, cosmetici,
polvere da sparo, crittografia).
Fu anche filosofo, alchimista e commediografo. Insieme a
Girolamo Ruscelli fondò a Napoli l’Accademia dei
Segreti, patrocinata dal principe Ferrante
Sanseverino; vi poteva accedere solo chi
dimostrava di aver effettuato una nuova scoperta
scientifica. La sede dell’Accademia era in Napoli
nell’avito palazzo di famiglia; si studiava la magia
naturale ovvero tutti i fenomeni che avvenivano in
natura. |

Giovan Battista della
Porta |

Napoli - Palazzo della Porta |
Si dedicò allo studio della camera scura che spalancherà
le porte alla fotografia (il Daguerre solo nel 1836 si
servì degli studi di Della Porta sulle azioni chimiche
prodotte dalla luce per ottenere immagini di oggetti) e
del cannocchiale perfezionato successivamente dal suo
amico Galileo Galilei. Come Galilei anche Giovan
Battista fu perseguitato dal Clero per eresia. Fu grande
amico di Giambattista
Manso,
marchese di Villa, essendo un iscritto dell’Accademia
degli Oziosi; era solito frequentare in
Napoli la
Taverna del Cerriglio.
Rese l’anima a Dio nella casa della figlia Cinzia,
moglie del nobile Alfonso
di
Costanzo, e fu seppellito in Napoli nella
chiesa di San Lorenzo. |

Aversa,
Chiesa di San Francesco delle monache, stemma della
Porta
Si ringrazia il Prof. Fortunato Allegro |

Napoli, stemma partito
della Porta e ? |
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Note:
1)
- Archivio di Stato di Napoli - Fasc. 4228
2)
- Biblioteca Universitaria di Napoli - Ms. 3-104
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