
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Strambone |
Arma:
spaccato: nel 1° d’azzurro alla colonna
d’argento sostenuta da due leoni affrontati d’oro; nel 2° d’oro a due
bande di azzurro. Alias: spaccato: nel 1° d’azzurro alla colonna
d’argento sostenuta da due leoni affrontati d’oro; nel 2° bandato
d’oro e d’azzurro. |

© Napoli - Stemma famiglia
Strambone |
L’antica famiglia napoletana Strambone, insieme ai
Macedonio,
ai
de Dura,
ai
di Gennaro,
ai
Pappacoda
e ai
Venato,
possedeva lo iuspatronato sulla chiesa di San Pietro a
Fusariello
ubicata nella contrada del
Fusario, chiamata così perchè si immergeva la canapa nelle acque
correnti che in quel luogo confluivano in abbondanza. Le sei
famiglie amministravano il seggio detto “Aquario”(1), così chiamato
per la presenza di numerose fonti d’acqua, alcune delle quali
anche curative. Con la riforma angioina iniziata da re Roberto
d'Angiò e proseguita nel 1420 dalla regina
Giovanna II si abolirono i sedili minori e i nobili
appartenenti ai seggi “Aquario” e “dei Griffi” furono d'autorità
aggregati al
Sedile di Porto.
Nel 1342 Giovannotto Strambone possedeva alcune galee per
il commercio e la difesa delle coste, ricoprì l’ufficio di
doganiere della città di Gaeta.
Nel 1382 Matteo Strambone prestò a Carlo III di Durazzo
una corona d'oro tempestata di gemme, che il sovrano diede in
pegno alla sua zia Agnesa di Durazzo per 400 once.
Scipione fu Capitano di guerra e giustiziere dell'isola
di Capri. |
Pietro Strambone (†
1503) fu nominato nel 1479 vescovo di Nocera dè Pagani.
Antonio Strambone, patrizio napoletano e
cavaliere gerosolimitano, e suo fratello Frà Gio:Antonio,
entrambi valorosi capitani di fanteria, ebbero un ruolo
fondamentale nella
presa della Goletta. |
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Nel 1627 Giovan Vincenzo Strambone (†
1648) acquistò il feudo di Salza dal Pio Monte della
Misericordia di Napoli per ducati 11.030 e nel 1628
ottenne dal re Filippo IV di Spagna il titolo di
duca di Salza per sé e i
suoi successori. Nel 1630 acquistò dal Tribunale del
Sacro Regio Consiglio ad istanza dei creditori di Dezio
Masuccio il feudo di Volturara per ducati 21.960.
Nel 1648 scoppiò una sommossa contro gli Spagnoli,
capeggiata dal genovese Giovanni Grillo, generale di
Enrico II duca di Guisa (1614 † 1664); quest’ultimo,
aspirava al trono di Napoli e il citato Giovan Vincenzo,
avendo opposto resistenza con i suoi uomini con la
carica di governatore delle armi in Ariano, venne ucciso
in detta città a colpi d’archibugio nel mese di marzo
dello stesso anno. Stessa sorte toccò a Carlo
Rossi del Barbazzale, giudice della Provincia
di Principato Ultra e al nobile
Pietro Giovanni Spinola. |
Suo erede fu il figlio primogenito Andrea
Strambone (†
28 luglio 1681) che riuscì a mettersi in salvo fuggendo
da Ariano; quest’ultimo con diploma del 20 settembre
1650 fu investito del titolo di
principe di Volturara da re Filippo IV di Spagna.
Nel 1655 acquistò da Giuseppe Marchese, principe di
Montemarano, il feudo di
Montemarano in
Principato ultra per ducati 25.000. Nello
stesso anno Andrea, divenuto cavaliere dell'Ordine di
Calatrava, acquistò il feudo di
Parolisi dal Tribunale del Sacro Regio consiglio
ad istanza dei creditori di Giovan Pietro e Giovanni de
Posellis. |
Napoli
- Cappella gentilizia della famiglia Strambone |
Erede di Andrea fu il figlio secondogenito
(2)
Geronimo Strambone che, oltre ai titolo di
principe di Volturara e duca di Salza, entrò in possesso
delle terre di Parolisi, Montemarano e
Pomigliano d'Arco; sposò
Cristina, figlia di Fabrizio 2°
Carafa († Napoli,1711), principe di Chiusano
e di Beatrice
della Leonessa dei duchi di Ceppaloni.
Rese l’anima a Dio il 27 febbraio 1749 senza eredi e i
suoi beni furono devoluti alla Regia Camera che nel 1750
vendette a Domenico
Cattaneo, principe di Sannicandro, i feudi di
Pomigliano d’Arco, Salza, Volturara, Parolisi e
Montemarano per ducati 237.706. |
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Note:
1) -
I Seggi a Napoli erano in totale 29, 6 "Maggiori" e 23 "Minori".
2) -
Figlio primogenito fu Vincenzo che nacque sordo e fu affidato
alla tutela dello zio Camillo Strambone. |
Continua nel sesto
volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO
GLI SCUDI"
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