
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Folliero |
Arma:
di rosso al leone d'oro(1).
Motto:
Fui Ero
Residenza: Napoli |

© Napoli - arma della famiglia Folliero |
L'antichissima famiglia Folliero (in antiguo Torelli) originaria
di Ferrara si trasferì nel Regno di Napoli con Anselmo
Folliero, discendente del valoroso capitano
Salinguerra, al seguito di re Carlo I d'Angiò(2).
Il casato apparteneva alla fazione ghibellina e il loro cognome,
probabilmente derivato dal motto adottato, fu dapprima Fuiero e
poi Folliero.
Ottenne numerosi feudi, furono baroni di: Afragola,
Andria, Bagnorafalo, Basento, Capriata, Farra, Galdo, Gelso,
Guardia Lombarda, Montesecco, Montuoro, Noci, Nova, Penne,
Sammartino, Santalucia, Sanpietro a Scafati, Valentino; ebbe la
Bagliva di Fesiano e vestì l'abito di Malta.
Tommaso Folliero (1410
† 1497), sotto re Ferdinando I d'Aragona, fu
Tesoriere di Terra del Lavoro e del
Contado di Molise.
Ludovico Fuiero
(† 1530), cavaliere gerosolimitano, fu Regio
Consigliere di Alfonso I d'Aragona; al comando di una nave
dell'Ordine gerosolimitano riuscì, passando tra la flotta Turca,
a portare cibo ed armi per le truppe dell'isola di Malta che
resistevano all'assedio. |
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Nicolò, Cavaliere gerosolimitano, fu Commendatore di S.
Giovanni a Cremano e di S. Nicolò di Nola a seguito di rinuncia
di Fra Tommaso
Torres, priore di Capua.
Leone (1490
† Napoli, 1560),
conte palatino,
barone di Guardia Lombarda e dottore in legge, fu professore
dell'Università di Napoli e giudice della
Vicaria;
nel 1526 sposò Beatrice
Carmignano del Seggio di Montagna, cambiò il suo
cognome da Fuiero a Folliero, comprò la città di Andria per
10.000 ducati dalla famiglia
Carafa
della Stadera che poco tempo dopo la riacquistò.
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Scipione (1538
† Napoli, 1563), figlio di Leone e di Beatrice Carmignano, alla
morte del padre divenne il 2° barone di Guardia Lombarda;
valoroso milite fu al soldo del conte di Caserta, nel 1558 sposò
Vittoria de Spes, figlia di Francesco barone di Bovino e
Montiero Maggiore. |

© Napoli - Monumento
funebre di Leone Folliero
e del figlio Scipione (1538
† 1563) |

© Napoli - Arma della
Famiglia Folliero
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Nel 1497
Carlo Folliero ebbe la Badia di S. Giovanni Maggiore a
Napoli.
Nel 1530 Pirro Antonio
(† 1543)
edificò la cappella gentilizia di
famiglia intitolata a Sant'Adriano Martire e ai santi apostoli
Filippo e Giacomo. |
© Napoli - Cappella
dedicata a Sant'Adriano che era di patronato della famiglia
Spadafora e poi dei
Folliero |
Il
ramo principale si estinse con Beatrice Folliero,
baronessa di Guardia Lombarda e di San Pietro a Scafati,
che nel 1575 sposò Carlo
Lannoy, duca di Bojano.
Don Antonio, Pietro, Raffaele,
Maria Folliero fu
giudice della
Gran Corte Criminale di Napoli, giudice in
Lucera nel 1858, nonchè Presidente del Tribunale di
Cosenza nel 1859.

Don Antonio
Folliero |
Un ramo del ceppo dei Folliero,
discendenti dalla famiglia Fuiero di Napoli, prima
Torelli, si stabilì in Lucera (il palazzo
d'Auria Secondo, in Lucera, fu,
successivamente, dei Folliero) Cosenza e Roma. |

Lucera, Palazzo Folliero |
Alcuni
personaggi illustri discendenti dal ramo di Lucera:
- Cav. Alessandro Raffaele Maria Folliero (1852
Lucera
† 1939
Roma);
- Cav. Uff. Vincenzo Michele Angelo Folliero
(1895 Lucera
† 1958
Cosenza): Economo Generale Comune di Cosenza;
- Cav. Gr. Uff. On. Enrico Folliero (1896
Spezzano della Sila - 1960 Roma): Deputato per due
Legislature (1926 - 1939), Grande Ufficiale e
Commendatore della Corona d'Italia, Ufficiale Ordine SS
Maurizio e Lazzaro;
- Cav. Uff. Francesco Folliero (1897 Spezzano
della Sila
† 1958
Roma): Commissario Pubblica Sicurezza in Roma e
Avezzano;
- Giovanni Battista Folliero (1898 Spezzano della
Sila
† 1859
Roma): Avvocato e direttore della rivista Cinematografo;
- Ferruccio Folliero (1893 Lucera): Federale
Politico in Littoria e Ragusa.
- Cav. Tobia Folliero (1854 Lucera): Avvocato
cassazionista;
- Cav. Alfonso Vincenzo Michele Folliero (1883
Lucera): Magistrato in Lucera, Teramo e Palermo.
Sostituto Procuratore della Repubblica presso il
Tribunale di Catanzaro;
- Gen. Saverio Umberto Michele Folliero (1877
Lucera
† 1943
Roma): eroe della grande Guerra 1915/1918 (in Lucera gli
è intitolata una strada), nominato
motu proprio da S.M. il Re Commendatore della Corona
d'Italia. Nel 1922 nominato motu proprio da S. M. Il Re,
Cavaliere dell'Ordine SS Maurizio e Lazzaro. Muore in
Roma nel 1943;
- Avv. Diego Folliero (1835 Lucera
† 1902
Lucera): Avvocato e principe del Foro Napoletano;
- Cav. Avv. Vincenzo Ruggero Maria Folliero
(1853 Lucera): Avvocato e Notaio;
- Prof. Cav. Diego Nazario Vittorio Folliero
(1901 Lucera): Professore di matematica e fisica presso
il Liceo Nazareno in Roma, ove è esposto un ritratto in
suo ricordo;
- Silvana Folliero (1926 Roma): Scrittrice. |

Ritratto del Prof. Diego Folliero esposto
al Liceo Nazzareno di Roma |
FAMIGLIE
IMPARENTATE CON CASA FOLLIERO |
BACIO TERRACINA: Bastarella Folliero
sposò Eliseo
Bacio Terracina; per figlio ebbero Prospero che
vestì l'abito di Malta nel 1528.
CAPECE PISCICELLI: Beatrice Folliero (Napoli, 1675 †
1731), figlia di Pietro e di Antonia
Migliarese di
Cosenza, sposò nel 1723 Alfonso
Capece Piscicelli, patrizio napoletano.
LANZA: Ippolita Folliero, figlia di Lodovico (Afragola,
1588 † ? ) e di Maria Vittoria Starace di Amalfi, sposò
Pietro Antonio
Lanza, nobile di Capua.
LUNA de: Giovanni Folliero (Napoli, 1791 † ivi, 1871),
Cavaliere del S.M.O. di Malta, sposò nel 1812 Maria
Cecilia
de Luna; i loro discendenti adottarono il doppio
cognome Folliero de Luna.
SARACENO: Giovanni Folliero (Napoli, 1671 † ivi, 1743)
sposò nel 1728 Giulia
Saraceno, figlia di Alfonso
patrizio napoletano del
seggio di Nido. |

© Napoli - arma della famiglia Folliero |
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Note:
1) - Carlo Padiglione,
Trenta centurie di Armi Gentilizie".
2) - Berardo Candida Gonzaga,
Memorie delle Famiglie nobili delle province meridionali
d'Italia. |
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