
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
|
Ordine di San Gennaro
a cura di Fabio Picolli |

Medaglia dell'Insigne e Reale
Ordine di San Gennaro, si notino le ampolle contenente il sangue
di San Gennaro |
Nel 1591 i nobili napoletani
rivolsero le loro preghiere a re
Filippo II
d'Asburgo-Spagna affinché
istituisse un ordine cavalleresco sotto la protezione
del Santo patrono della città. Il re così rispose "...re
mature pensata curabit...satisfacere", ma poi non ci fu
seguito.
Fu solo nel 1738 che re
Carlo di Borbone
(1), in occasione delle nozze
con la Principessa Maria Amalia
(2) (il 3 luglio) istituì l'
Insigne e Reale ordine di San Gennaro.
Inizialmente re Carlo aveva
pensato all'istituzione di due ordini omologhi: il primo
dedicato a San Gennaro per riunire la classe dirigente
di Napoli, ed un secondo in onore di Santa Rosalia da
assegnare all'alta aristocrazia siciliana.
Ciò non avvenne. I
consiglieri di Filippo V, che avevano seguito Carlo
soprattutto nella gestione politica, vedevano nella
duplicazione di un ordine statale un motivo di divisione
tra i due corpi nobiliari.
L’ Insigne e Reale Ordine di
San gennaro divenne l' ordine più importante, la più
alta onorificenza del Regno delle Due Sicilie. Ordine di
collare, era di rango uguale all' ordine del Toson d'
Oro, retto dai Borbone di Spagna che aveva come Gran
Maestro re Filippo V padre di Carlo, ed all'ordine dello
Spirito Santo, il cui Gran Maestro era Luigi XV re di
Francia, dei Borbone di Francia.
Il Capitolo IV degli Statuti,
promulgati il 3 luglio 1738 da Re Carlo di Borbone e
ripristinati con Decreto Magistrale del 15 maggio 2002
da S.A.R. il Principe Ferdinando, Duca di Castro, recita
: "l’ordinario numero de’ Cavalieri ascenderà a sessanta".
I Principi della Casa Reale
delle Due Sicilie sono considerati cavalieri
soprannumerari.
In segno di sottomissione,
il re Carlo riservò al padre Filippo V il diritto di
nominare annualmente sei cavalieri.
L'Ordine era governato da
quattro ufficiali le cui funzioni erano quelle di
gestire i suoi affari: il Cancelliere, il Maestro delle
Cerimonie, il Tesoriere ed il Segretario, che
indossavano una Placca leggermente diversa da quella
degli altri Cavalieri. Le loro funzioni furono, però,
limitate dalla riforma del 17 agosto 1827 ad alcuni
ruoli cerimoniali e non furono più nominati successori
per i titolari di questi uffici. L'amministrazione
dell'Ordine fu, quindi, affidata al Segretario che, dal
1860, è sempre stato un Cavaliere dell'Ordine. I primi
ufficiali dell'Ordine furono il Rev.mo Mons. Don
Mondillo Orsini, Arcivescovo di Capua e nipote di Papa
Benedetto XIII (Cancelliere), creato Cavaliere nella
prima tornata di ammissioni, Don Giovanni Brancaccio (Tesoriere),
mai nominato Cavaliere perché non poteva fornire le
prove di piena nobiltà e Don Gaetano Brancone (Segretario),
anch'egli mai creato Cavaliere; a tutti e tre fu
assegnato l'ufficio lo stesso giorno della pubblicazione
degli Statuti (3 luglio 1738). Il Marchese Bernardo
Tanucci, il Segretario di Stato, fu nominato Maestro
delle Cerimonie due mesi più tardi, il 13 settembre, e
fu creato Cavaliere nel 1764. Anche se, come Segretario
di Stato, il Tanucci controllò l'Ordine, e dopo che Re
Carlo andò In Spagna, gli affari del Regno fino a quando
Re Ferdinando non raggiunse la maggiore età.
Come recitato negli statuti
del 1738, l'ordine è un’Istituzione cattolica dedita a
favorire la vera cavalleria e la fratellanza Cristiana.
Dovere principale dei Cavalieri è «l’accrescimento, a
qualunque loro costo, della santissima Religione» e il «virtuosamente
operare» per essere «eroico esempio della pietà verso
Dio, e della fedeltà verso il loro Principe».
Non a caso tra gli obblighi
dei Cavalieri (Capitolo VII) c'erano tra gli altri
quello di ritrovarsi periodicamente con gli altri membri,
di rispettare l'inviolabilità della persona del gran
maestro, di partecipare quotidianamente alla
celebrazione eucaristica, di fare la comunione perlomeno
a Pasqua e nella festa di San Gennaro, di partecipare
alle celebrazioni in memoria dei cavalieri defunti e di
non ingaggiare o accettare un duello ma di riferire la
questione al gran maestro.
La fondazione dell'ordine fu
confermata da Papa Benedetto XIV nella bolla papale del
30 maggio 1741, le cui provvisioni vennero leggermente
modificate con una seconda bolla, datata al 26 luglio di
quello stesso anno. Il carattere cristiano dell'ordine e
l'autorità papale diedero a questa fondazione una
protezione specifica, che ad esempio servì a proteggere
l'istituzione dall'abolizione quando Vittorio Emanuele
II di Savoia, nel 1860, conquistò il Regno delle Due
Sicilie.
Insegne
La decorazione è composta da
una croce a quattro braccia, biforcate, listate d’oro,
bordate da fascia di smalto bianco, con fiamme di smalto
rosso, accantonate da quattro gigli pure in oro.
Al diritto, al centro,
l’immagine di San Gennaro con le Ampolle e il Pastorale,
in oro e smalti bianchi, rossi, blu e verdi; al verso,
al centro, le Ampolle in oro e smalto rosso, poste sul
Libro degli Evangeli in oro, il tutto circondato da due
palme in smalto verde.
Il nastro è di colore rosso
ondeggiato.
Il motto è “IN
SANGUINE FOEDUS”. |

Napoli - insegna
dell'Ordine di San Gennaro in pietra |
Ai cavalieri fu concesso il trattamento di “Eccellenza”
con Real Decreto del 7 febbraio 1817 e, quindi,
godettero del privilegio di potersi coprire dinanzi al
Sovrano, anche se non previsto statutariamente.
Nel tempo furono nominati, tra gli altri, i seguenti
cavalieri dell’Ordine di San Gennaro, senza citare 7
imperatori, 22 re, 9 principi sovrani e 33 tra altezze
reali e imperiali (tra parentesi la data di nomina): |
- Acquaviva d'Aragona Domenico, duca di Atri,
Grande di Spagna (1738)
- Acquaviva d'Aragona Geronimo, duca di Atri
(1792)
- Acquaviva d'Aragona Giulio Antonio, conte di
Conversano (1790)
- Acquaviva d'Aragona Giuseppe, marchese di
Trepuzzi (3.10.1759)
- Acquaviva d'Aragona Ridolfo (†
21-1-1756),
tenente generale, XVIII duca di Atri
- Acquaviva d’Aragona Troiano, cardinale del
titolo di S. Cecilia (6.7.1738) |
-
Acton Jhon Francis Edward, 6° barone Acton (1780) |
-
Albertini Giovan Battista, principe di Cimitile
(1780)
- Alliata Domenico, principe di Villafranca
(1747) |
-
Amati Felice, marchese (1829) |
- Andrea d’ Girolamo, cardinale (1860) |
- Antonini
Emidio, marchese (1858) |
-
Aquino d' Francesco Maria Venanzio, principe di
Caramanico (1780)
- Aquino d' Tommaso, principe di Caramanico
(1820) |
-
Arezzo Orazio, marchese (1789)
- Arezzo Giuseppe, marchese (1831) |
-
Avalos d' Alfonso, marchese di Pescara, marchese del
Vasto (1856)
- Avalos d' Ferdinando, marchese del Vasto (1820)
- Avalos d' Tommaso, marchese di Pescara,
marchese del Vasto (1787) |
- Ayroldi Alfonso, arcivescovo di Eraclea (1800)
- Barberini Maffeo, principe di Carbognano (1827)
- Belluga e Moncada Ludovico, cardinale del
tirolo di D. Prisco (6.7.1738) |
-
Bonanno Giovanni, principe di Cattolica, principe di
Roccafiorita (1759)
- Bonanno Giuseppe, principe di Cattolica (1802) |
-
Boncompagni Ludovisi Antonio, principe di Venosa,
duca di Sora (1858)
- Boncompagni Ludovisi Luigi, principe di Venosa,
duca di Sora (1827) |
-
Borghese Camillo, principe di Rossano, principe di
Sulmona (6.9.1740)
- Borghese Marcantonio, principe di Rossano,
principe di Sulmona (1787) |
-
Brancaccio Gerardo, principe di Ruffano (1831)
- Brancaccio Nicola, principe di Ruffano (1806)
- Brancaccio Nicola, principe di Ruffano (1858)
|
- Brancas Ludovico Antonio, duca di Villars, pari
di Francia, governatore di Provenza, di nobile origine
napoletana (15.6.1747) |
-
Branciforte Ercole Michele, principe di Butera
(1738) |
- Burk de Raimondo, tenente generale
dell’esercito di S.M.S. (3.10.1759) |
-
Capano Michele, marchese di Miano (1816) |
- Capece Galeota Gennaro (dei duchi della
Regina), Ministro plenipotenziario a San Pietroburgo
(1859)
- Capece Galeota Luigi, duca della Regina (1790)
- Capece Minutolo Ferdinando, duca di San
Valentino (1827)
- Capece Minutolo Giuseppe, principe di Ruoti
(1813)
- Capece Zurlo Giuseppe, cardinale del titolo S.
Berbardo alle Terme, arcivescovo di Napoli (16.9.1790) |
-
Capua di Bartolomeo, principe della Riccia (1744) |
- Caracciolo Ambrogio, principe di Torchiarolo,
Grande di Spagna (1816)
- Caracciolo Antonio Carmine, principe di Torella,
generale, Grande di Spagna (1738)
- Caracciolo Carlo, duca di San Teodoro (1800)
- Caracciolo Carlo, marchese di Sant’Eramo (1831)
- Caracciolo Domenico (ramo di San Teodoro),
marchese, primo Ministro delle Due Sicilie (1776)
- Caracciolo Giuseppe, principe di Torella (1772)
- Caracciolo Giuseppe, principe di Torella (1848)
- Caracciolo Gregorio, principe di Santobuono,
Gran Siniscalco del Regno (1747)
- Caracciolo Marino, principe di Santobuono
(1738)
- Caracciolo Nicola, principe di Torella,
Ministro e Segretario di Stato (1860)
- Caracciolo Nicolò Dario, duca di San Vito
(1797)
- Caracciolo Cicinelli Gennaro, principe di Cursi
(1797) |
-
Cardenas de Ferdinando, conte di Acerra (1797) |
- Carafa Domenico (ramo di Traetto), arcivescovo
di Benevento (1858)
- Carafa Ettore (ramo Stadera), duca d’Andria,
conte di Ruvo, Gran Siniscalco (1738)
- Carafa Luigi (ramo dei duchi Traetto), Ministro
degli esteri (1858)
- Carafa Riccardo (ramo Stadera), duca d’Andria,
conte di Ruvo, generale della
Repubblica Napoletana del
1799 (1772)
- Carafa Pacheco Carlo, principe di Belvedere
(6-9-1740)
- Carafa Pacheco Lelio, marchese di Arienzo
(1738)
- Carafa Pacheco Diomede, duca di Maddaloni,
marchese di Arienzo (1797)
- Carafa Pacheco Domenico Marzio Maria, duca di
Maddaloni (1738)
- Carafa Pacheco Francesco, principe di Colubrano
(1738)
- Carafa Pacheco Gerardo (ramo di Forlì), conte
di Policastro (1797)
- Carafa Pacheco Giovanni, duca di Noja (1813) |
-
Carignani Giuseppe, duca di Carignano (1827) |
-
Carretto del Francesco Saverio, marchese (1837) |
-
Cattaneo della Volta Augusto, principe di San
Nicandro, duca di Termoli, Gran Siniscalco (1790)
- Cattaneo della Volta Augusto, principe di San
Nicandro, duca di Termoli (1858)
- Cattaneo della Volta Domenico, principe di San
Nicandro, duca di Termoli, Grande di Spagna (6.9.1740)
- Cattaneo della Volta Francesco, principe di San
Nicandro, duca di Termoli, Ambasciatore (1775)
- Cattaneo della Volta Francesco, principe di San
Nicandro, duca di Termoli (1827) |
-
Cavaniglia Troiano, marchese di San Marco, duca di
San Giovanni Rotondo (1747) |
-
Ceva Grimaldi Giuseppe, marchese di Pietracatella
(1831) |
- Colonna Andrea, principe di Stigliano, tenente
generale (1774)
- Colonna Andrea, principe di Stigliano, Vicerè
(1797)
- Colonna Fabrizio, principe di Paliano, Gran
Contestabile del Regno (1738)
- Colonna Ferdinando, principe di Stigliano
(1738)
- Colonna Lorenzo Onofrio, principe di Paliano,
Gran Contestabile del Regno
(8.4.1756) |
- Corsini Andrea, duca di Casigliano (1821)
- Cosenza Giuseppe, arcivescovo di Capua (1858) |

Insegna dell'Insigne e Reale
Ordine di San Gennaro |
- Diodati Corrado Maria, vescovo di Catania
(1813) |
- Doria Francesco, principe di Angri (1858)
- Doria Marc’Antonio, principe di Angri (1831)
- Doria Giovanni Carlo, principe di Angri (1772)
- Doria Pamphilij Andrea, principe di Melfi,
grande di Spagna (1790)
- Doria Pamphilij Andrea, principe di Melfi,
grande di Spagna (6.10.1759)
- Doria Pamphilij Filippo Andrea, principe di
Melfi, grande di Spagna (1853) |
-
Eboli d' (o d'Evoli) Francesco (1693
† 1758),
2° duca di Castropignano (1738)
- Eboli d' (o d'Evoli) Francesco, duca di
Castropignano, duca di Campomele (1858)
- Eboli d' (o d'Evoli) Mariano, duca di
Castropignano (3.10.1759) |
- Fasso Jaun Battista, marchese di San Giovanni
(1738) |
- Filangieri Carlo, principe di Satriano, duca di
Taormina (1831)
- Filangieri Serafino (nato Riccardo), arcivescovo di Napoli
(13.7.1768) |
-
Filomarino Giovan Battista, principe di Rocca
d'Aspro, Grande di Spagna (1738)
- Filomarino Giovan Battista, principe di Rocca
d'Aspro (1776) |
-
Firrao Tommaso, principe di Luzzi (1793) |
-
Gaeta di Muzio, duca di San Nicola (1787) |
-
Gaetani Francesco, principe di Teano, duca di
Sermoneta (1777)
- Gaetani Onorato, duca di Miranda (1816)
- Gaetani dell'Aquila d'Aragona Antonio,
duca di Laurenzana (1858)
- Gaetani dell'Aquila d'Aragona Giuseppe Antonio,
principe di Piedimonte, duca di Laurenzana, conte di
Alife, Gran Giustiziere del Regno (1738)
- Gaetani dell'Aquila d'Aragona Nicola, principe
di Piedimonte, duca di Laurenzana, conte di Alife, Gran
Protonotario del Regno (1796) |
- Giudice Caracciolo Francesco, principe di
Cellammare, di Villa, duca di Gesso (1797)
- Giudice Caracciolo Giuseppe, principe di
Cellammare, di Villa, duca di Gesso (1827)
- Galluccio de l’Hospital Paul, marchese de
Chateauneuf, di nobile famiglia napoletanam ambasciatore
di S.M.C. a Napoli (8.3.1746)
- Giannelli Pietro, nunzio apostolico presso la
Corte di Napoli (1860)
- Ginori Giovanni, gran ciambellano (1833) |
-
Gravina Ignazio Sebastiano, principe di Palagonia
(1738)
- Gravina Maria, monsignore (1820)
- Gravina Pietro, arcivescovo di Palermo (1827) |
-
Gregorio di Leopoldo, marchese di Squillace
(1765)
- Gregorio di Leopoldo, principe di Sant'Elia,
marchese di Squillace (1806)
- Gregorio di Muzio, principe di Sant'Elia,
marchese di Squillace (1858) |
-
Grifeo Benedetto, principe di Partanna (1797)
- Grifeo Benedetto, principe di Partanna (1802)
- Grifeo Vincenzo, principe di Partanna (1820) |
-
Grillo Domenico, duca di Mondragone (1772)
- Grillo Domenico, duca di Mondragone (1787)
|

Soragna - Arma della
Famiglia Grillo |
-
Guevara Suardo de Carlo, duca di Bovino, duca di
Castellairola (1816)
- Guevara Suardo de Giovanni Battista, duca di
Bovino, duca di Castellairola (1858)
- Guevara Suardo de Carlo, duca di Bovino, duca
di Castellairola (1816)
- Guevara Suardo de Giovanni Maria, duca di
Bovino, Gran Siniscalco (28.11.1748)
- Guevara Suardo de Inigo, duca di Bovino (1738)
- Guevara Suardo de Prospero, duca di Bovino,
duca di Castellairola, Gran Giustiziere (1777)
|
- Guzman de Josè, duca di Montealegre (6.9.1740) |
-
Imperiali Michele, principe di Francavilla (1747)
- Imperiali Michele, marchese (1843) |
-
Intonti Nicola, marchese, Ministro di Stato (1827) |
-
Loffredo Carlo, marchese di Trevico (1776)
- Loffredo Francesco, principe di Migliano (1797)
- Loffredo Gerardo, principe di Migliano,
marchese di S. Agata (1816)
- Loffredo Lodovico, principe di Cardito (1816) |
- Lopez y Royo, arcivescovo di Palermo e Monreale
(1797) |
-
Lucchesi Palli Ettore, duca della Grazia, coniuge di
Carlina, figlia di Francesco I di Borbone, re delle Due
Sicilie (1860) |
-
Macedonio Nicola, marchese di Ruggiano (1802) |
-
Malaspina Filippo, marchese (1831) |
- Manca Stefano, marchese di Villahermosa,
ministro sardo (1807) |
-
Marco de Carlo, marchese (1788) |
-
Maresca Donnorso Antonino, duca di Serracapriola
(1799)
- Maresca Donnorso Nicola, duca di Serracapriola
(1831) |
-
Marino de Giovanni Andrea, marchese di Genzano
(1816) |
- Marrocco della Rocca Pietro Giuseppe, cardinale
(1833) |
-
Marulli Sebastiano, duca d'Ascoli (1831) |
- Masserano Filippo Vittorio, conte di Bena
(1743) |
-
Mastrilli Marzio, duca del Gallo (1790)
- Mastrilli Vincenzo, duca della Schiava (1824) |
- Mattei Mario, vescovo di Porto e di S. Rufina
(1852) |
-
Medici dè Giuseppe, principe di Ottaiano (1858)
- Medici dè Luigi (ramo dei principe di Ottaiano),
Presidente del Consiglio dei Ministri (1812)
- Medici dè Michele, principe di Ottaiano (1820) |
-
Migliaccio Ignazio, principe di Malvagna (1824) |
- Meli Lupi Casimiro, marchese, principe di
Soragna (1825)
- Meli Lupi di Soragna Diofebo, marchese,
colonnello (1850) |

Soragna - Arma della
Famiglia Meli Lupi |
-
Milano Franco d'Aragona Giacomo, principe di Ardore,
marchese di San Giorgio (6.9.1740)
- Milano Franco d'Aragona Giovanni Maria,
principe di Ardore, marchese di San Giorgio (1802)
- Milano Franco d'Aragona Giovanni Maria,
principe di Ardore, marchese di San Giorgio (1843) |
- Monti Manuel, conte di Iraja, vescovo di Rio de
Janeiro (1843)
- Naselli Pietro, Balì Gran Priore dell’Ordine
Costantiniano di S. Giorgio, arcivescovo di Leucosia
(1858) |

Napoli - Stemma Famiglia
Naselli di Gela |
-
Notarbartolo Francesco Paolo
(1755 † 1823), principe di Sciara,
principe di Castelreale (1820)
-
Notarbartolo Francesco Paolo
(1806 † 1887),
principe di Sciara,
principe di Castelreale e marchese di San Giovanni la
Mendola. |

Napoli - Insegne delle famiglie Notarbartolo e Marigliano, imparentate
|
-
Nunziante Vito, marchese di San Ferdinando (1827) |
- Olivieri Agostino, vescovo di Aretusa (1827) |
- Orsini Domenico II (Napoli,
1719 †
Roma,1789), 15° duca di Gravina
(1739)
- Orsini Domenico, principe di Solofra, duca di
Gravina (1858)
- Orsini Filippo, principe di Solofra, duca di
Gravina (1776)
- Orsini Mondillo, arcivescovo di Capua e
patriarca di Costantinopoli (1738)
- Orsini Vincenzo, arcivescovo di Benevento
(6.9.1740) |
-
Pappacoda Saverio, principe di Centola (1747) |
- Pes di Villamarina Emanuele, marchese, ministro
della guerra e della marina sarda (1833)
- Pico della Mirandola Francesco Maria,
maggiordomo maggiore di S.M.C. (1738) |
- Pignatelli Antonio, principe di Belmonte e del
S.R.I., marchese di San Vincenzo, Grande di Spagna (
6.6.1765)
- Pignatelli Antonio, principe di Belmonte,
Ambasciatore (1796)
- Pignatelli Francesco, principe di Strongoli
tenente generale (1785)
- Pignatelli Girolamo, principe di Marsiconuovo e
di Moliterno (1772)
- Pignatelli Innocenzo, Balì del S.M.O. di Malta
(1796)
- Pignatelli Michele (ramo di Cerchiara), conte,
Ambasciatore (1784) |
-
Pignone del Carretto Giuseppe
(n. 1813
†
1894) 8° principe di Alessandria e 10° marchese di
Oriolo, marchese di Lupara e S. Dano |
- Pimentel Francesco, duca d’Arion (1738) |
-
Pinto Francesco, Principe di Ischitella (1852) |
-
Reggio Michele, Vicerè del Regno di Napoli nel 1744,
capitano generale delle galere napoletane, Balì del
S.M.O. di Malta (1738) |

Napoli - Arma della
Famiglia Reggio con l'insegna dell'Ordine di San Gennaro |
-
Revertera Giovanni Vincenzo, duca di Salandra, conte
di Tricarico (1797) |
- Riario Sforza Sisto, cardinale del titolo di S.
Sabina, arcivescovo di Napoli (1854) |
-
Rocca Giovanni, tenente generale (1789) |
- Rospigliosi Giuseppe, duca di Zagarolo (1821)
- Rossi Domenico, arcivescovo di Palermo (1738) |
- Ruffo Fabrizio (ramo dei duca Bagnara), generalissimo delle
armate napoletane nel 1799 (1797)
- Ruffo Fulco, principe di Scailla e Palazzolo,
Consigliere di Stato (1820)
- Ruffo Girolamo, marchese, Presidente del
Consiglio dei Ministri (1824)
- Ruffo Gugliemo, principe di Scilla e di
Palazzolo (1738)
- Ruffo Luigi (ramo dei principi di Scilla,
arcivescovo di Napoli (1816)
- Ruffo Tommaso, tenente generale (1789)
- Ruffo Vincenzo, principe di Sant'Antimo, duca
di Bagnara (1858) |
-
Saluzzo Filippo (ramo dei duchi di Corigliano),
tenente generale (1843)
- Saluzzo Filippo, principe di Santo Mauro, duca
di Corigliano (1858) |
-
Sambiase Sanseverino Ferdinando, principe di Campana
(1827) |
- Sangro di Domenico (dei marchesi di San Lucido),
Consigliere di Stato (3.10.1759)
- Sangro di Giuseppe, principe di Fondi (1831)
- Sangro di Nicola (dei marchesi di San Lucido),
Consigliere di Guerra (1738)
- Sangro di Nicola, duca, tenente genearale
(1797)
- Sangro di Raimondo, principe di San Severo,
Grande di Spagna, massonico (6.9.1740)
- Sangro di Riccardo, duca, maresciallo di campo
(1843)
- Sangro di Vincenzo, principe di San Severo e di
Castelgrande, Grande di Spagna (1776)
- Sangro di Palcido
(1829
†
1891), duca di MartinA |
-
Sanseverino Luigi
(Napoli, 1823 † ivi, 1888),
figlio di Pietro Antonio, principe di Bisignano
-
Sanseverino Pietro Antonio, principe di Bisignano
(1831)
- Sanseverino Nicola, principe di Pacecco (1790)
- Sanseverino Tommaso, principe di Bisignano
(1800) |
- Scotti Annibale, marchese (1738)
- Sforza Cesarini Giuseppe, principe di Genzano
(1759) |
-
Somma di Gennaro, principe del Colle (1858)
- Somma di Tommaso, marchese di Circello (1788) |
- Spinelli Antonio (ramo dei principi di Scalea),
Presidente del Consiglio dei Ministri (1860)
- Spinelli Ferdinando, principe di Tarsia, Grande
di Spagna (6.9.1740)
- Spinelli Ferdinando, principe di Scalea (1768)
- Spinelli Francesco, principe di Scalea
(3.10.1759)
- Spinelli Giuseppe, marchese di Fuscaldo,
Reggente del Collaterale (1738)
- Spinelli Giuseppe, marchese di Fuscaldo,
Reggente della Gran Corte della Vicaria (1768)
- Spinelli Giuseppe (ramo dei marchesi di
Fuscalcdo), arcivescovo di Napoli (1750)
- Spinelli Tommaso, marchese di Fuscaldo (1797)
- Spinelli Troiano, duca di Laurino (3.10.1759)
- Spinelli Troiano, duca di Laurino (1843) |
-
Statella Francesco, principe di Cassaro (1799) |
- Strozzi Ferdinando, duca, principe di Forano
(1833) |
-
Tanucci Bernardo, barone, Ministro di re Carlo III e
di Ferdinando IV di Borbone (1764) |

Arma del Ministro
Bernardo Tanucci partito con quello della moglie
Riccarda Catanti |
-
Tocco Cantelmo Stuart di Francesco, principe
di Acaia, principe di Montemiletto (1858)
- Tocco Cantelmo Stuart di Leonardo,
principe di Acaia, principe di Montemiletto (1738)
- Tocco Cantelmo Stuart di Restaino, principe di
Acaia, principe di Montemiletto (1777) |
-
Tommasi D. Donato Antonio(1761
†
1831), marchese di Casalicchio, avvocato
fiscale, Ministro Cancelliere, Ministro di Giustizia e
Culto, Ministro interino degli affari interni,
Gentiluomo di Camera. |
- Trigona Antonio, monsignore, cancelliere
dell’Ordine (1827) |
-
Tuttavilla Vincenzo, duca di Calabritto (1787) |
- Vanni Francesco dei principi di San Vincenzo,
arcivescovo di Cefalù (1802) |
-
Ventimiglia Giovanni, principe di Castelbuono,
principe del S.R.I., marchese di Geraci (1739) |
- Villadicani Francesco di Paola, cardinale
(1858)
- Villadicani Giovan Battista, principe di Mola
(1858) |
- Wellesley Arthur, duca di Wellington, principe
di Waterloo, il vincitore di Napoleone (1816)
- Zevalos de Pedro, inviato straordinario di
S.M.S. a Parma (6.6.1764) |
ALTRI ORDINI CAVALLERESCHI: |
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