
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Saluzzo |
Arma: spaccato,
d’azzurro e d’argento al leone d’oro nascente dalla troncatura(1). |

© Napoli - Stemma famiglia Saluzzo |
La famiglia Saluzzo, originaria di Savona, passò
a Genova ove venne aggregata all’albergo Calvi nel 1528; nel
XVII secolo si trasferì nel Napoletano ove nel 1606
Agostino e
Giovan Filippo
Saluzzo acquistarono dai
Sanseverino il feudo di Corigliano, in
Calabria Citra.
Giacomo
Saluzzo fu presidente della Regia Camera della Sommaria; il
figlio Agostino,
dopo aver sostenuto un lungo assedio nel Castello di Corigliano
e aver respinto le forze repubblicane del duca di Guisa
(1647-48), ottenne nel 1649
il titolo di duca di Corigliano da
parte di
Filippo IV di Spagna.
GIOVANNI FILIPPO, figlio di detto Agostino, nel 1691 fu
decorato col titolo di Principe di
Lequile, feudo in
Terra d’Otranto
nei pressi di Lecce, già appartenente al
casato (1682) insieme al feudo di S. Mauro,
in Calabria Citra, elevato a principato nel 1726 da
Carlo VI d’Asburgo-Austria.
Nel 1748 fu aggregata al Real Monte di Manso, istituzione
benefica fondata nel 1608 da
Giovan Battista Manso allo scopo di
assicurare un’elevata istruzione ai figli delle famiglie
aristocratiche.
GIACOMO (n.1709) sposò Donna Giuseppa
Pignatelli, sorella di
Ferdinando (1689†1767), principe
del S.R.I. conte di Melissa e duca di Tolve, marito di Lucrezia
Pignatelli, principessa di Strongoli; ebbero per figlio
FERDINANDO
MARIA
(†
1816), creato cardinale da papa Pio VII il 23 febbraio del 1801,
arcivescovo di Cartagena (sotto il dominio degli infedeli), ebbe
il titolo di Santa Maria del Popolo dal 20 luglio 1801, e di
Sant'Anastasia dal 28 maggio 1804 ed ivi sepolto.

Sepolcro del cardinale
Ferdinando Maria Saluzzo |
Nel 1762 Maria Luisa Saluzzo cedette il feudo di Lequille allo
zio Carlo Saluzzo riservando per sé il titolo di principe di Laquille che trasmise al marito Gaetano
Montalto e ai discendenti Antonio e Francesco duca di
Fragnito.
Giovanni Filippo,
Carlo Maria e
Gioacchino, rispettivamente
figlio, nipote e pronipote di Carlo Saluzzo continuarono ad
usare il titolo di principe di Laquille. Dopo una lunga vertenza
la Commissione dei titoli nobiliari nel 1859 diede ragione ai
Montalto e la Consulta araldica confermò la sentenza. |

© Napoli - ingresso palazzo
Corigliano edificato nel 1500 |
Nel 1781 il casato, in
persona del duca AGOSTINO, fu ascritto al Patriziato napoletano
del
Seggio di Nido; in tale circostanza fu appurato che a tutti
i discendenti spettava il titolo di principe e conte dell’impero
d’Austria.
GIACOMO (n. 1776),
principe dell’Impero d’Austria, sposò Maria Orsini dei
duchi di Gravina.
FILIPPO (n.1800), figlio di Giacomo e Donna Martia
Orsini, duca di Corigliano, nel 1870 ereditò dalla moglie Donna
Giulia
Carafa († 1870) il titolo di
principe di Belvedere, in provincia di Cosenza.
Filippo
Saluzzo (1819 † 1855),
fu tenente generale e Consigliere di Stato di re
Ferdinando II di Borbone,
nel 1843 fu nominato Cavaliere del
Reale Ordine di San Gennaro;
fece erigere il suo monumento funebre in Napoli nel 1846 ma fu
sepolto a Bagnoli. |

© Napoli - Monumento funebre del
generale Filippo Saluzzo |
Il 23 novembre 1847
Gioacchino
Saluzzo di
Lequille
partecipò ad una delle tante manifestazioni che raggiunse
Largo di Palazzo al grido di “Viva il Re, viva la
costituzione, viva l’indipendenza italiana!” per poi
proseguire, sotto l’incalzare della cavalleria che
inutilmente cercava di disperdere la folla, lungo via
Toledo. Tra i manifestanti vi erano il duca Proto di
Maddaloni, il marchese Caracciolo di Bella, figlio del
principe di Torella,
Gennaro
Sambiase Sanseverino
dei duchi di S. Donato, il duchino
Morbilli, Andrea
Colonna di
Stigliano, Maurizio
Barracco col fratello Giovanni, Luigi Caracciolo di S. Teodora, Ferdinando de
Petruccelli, Pasquale de Virgiliis, Alfonso de Caro.
I manifestanti, giunti presso il Palazzo del
Nunzio, furono aggrediti da un drappello di Ussari cavallo
comandati dal tenente Acerbi; essendo armati di soli bastoni
dovettero disperdersi tra le stradine laterali e molti di
essi furono arrestati.
Donna Costanza
Saluzzo dei principi di Santo Mauro (Napoli 01.02.1781
†
Napoli 28.06.1858) impalmò don Luigi
Caracciolo di Oppido, 6° Principe di Ripa
Francone.
FILIPPO (n. Portici, 1867), figlio di Alfonso (1838 † 1904),
patrizio napoletano, principe e
conte dell’Impero d’Austria,
principe di S. Mauro, duca di Corigliano,
marchese di Anzi,
barone di Palma Campania, Binifati,
Mottafellone e Trivigno,
sposò in seconde nozze donna Margherita
Caracciolo
Rossi dei principi di
Forino.
Anna Saluzzo (Napoli,
1887 † Roma,1972)
dei duchi di Corigliano, vedova di Giovan Battista III
Serra
(Napoli, 1884 † Roma, 1947), ultimo principe di Gerace, duca di
Terranova, marchese di Gioia, barone di Casalnuovo,
tra il 1947 e il 1949 donò
all'Archivio di
Stato di Napoli il voluminoso archivio dei Serra di Gerace. |
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1)
- Libro d'Oro Napoletano - Archivio di Stato di Napoli -
Sezione Diplomatica. |
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