
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Arma:
d’oro a tre pali di nero. Supporto: l’aquila bicipide, spiegata di nero, membrata, imbeccata e sormontata
dalla corona imperiale d’oro.
Altra: inquartata: nel primo d’oro
all’arbusto di ruta sradicato, al naturale (Paruta); nel secondo
d’azzurro alla pianta di frumento spicata di tre pezzi d’oro,
nodrita in una zolla al naturale, la pianta accostata da due
leoni d’oro, affrontati (di Giovanni); nel terzo di rosso a due
spade abbassate, decussate ed accompagnate da quattro rotelle di
sperone, il tutto d’oro (Morra); nel quarto d’argento a due
fasce di rosso (Valguarnera); sul tutto partito: nel primo d’oro
a tre pali di nero (Alliata); nel secondo di due tiri e troncato
di tre di nero e d’argento, alla bordura di porpora caricata di
otto crocette d’oro, decussate (Bazan).
Supporto come sopra. (Arma innalzata da Gabriele Alliata (1874
†
1929), principe di Villafranca, marito di Maria
Bazan, baronessa di Sollazzi di
Salomone)
Titoli:
nobili di
Palermo;
baroni di: Buzzetta e
Marcato,
Castellammare del Golfo,
Conforto,
Corviello,
Cristia,
Fiumefreddo,
Foria di Salerno,
Floristella,
Gatta,
Gebbiarossa,
Girgia,
Giuliana,
Grasta,
Graziano,
Mustra,
Miano,
Mirii,
Moarta,
Pedara,
Pietradamica,
Pirati,
Pusadi,
Roccella,
Sangiacomo,
Santadriano,
Scannatura,
Solaneo,
Taia,
Tavernola,
Troccoli,
Viagrande,
Vicari;
conti di
Caltabellotta;
marchesi di
S. Lucia;
duchi di:
Pietratagliata,
Salaparuta (1625),
Santanna,
Saponara;
principi di:
Buonfornello (1677),
Buccheri,
Castroaro,
Gangi,
Monreale,
Trecastagne,
Ucria (1740),
Valguarnera,
Villafranca (1609), del
Sacro Romano Impero. |

Palermo, stemma Alliata |
L’antichissima e nobilissima famiglia Alliata discende
dalla gente Allia o Ellia del tempo della Repubblica
Romana, la quale, avendo avuto dei Zecchieri, impresse
sulle monete il proprio nome.
Le prime notizie si hanno con Dazio signore di
Angleria e, ai tempi dell’ Imperatore Costantino con
gli Alliata signori di Candia. Da Milano passò a Pisa,
dove era una delle prime famiglie, e nel 1300 si stabilì
in Sicilia con Filippo, spostato con Brigida
Gaetani.
Vestì l’abito del
S.M.O. di Malta
con Girolamo, Cavaliere e Commendatore negli
ultimi anni del 1500.
Antonio nel
1499 fondò la città di Villafranca; la moglie Eleonora,
figlia di Antonio
Luna e di Lucia Peralta, gli portò in
dote il titolo di conte di Caltabellotta; in seconde
nozze, sposò Eleonora
Tocco.
Giuseppe (1540
†
1573), barone di Villafranca alla morte del padre
Antonio avvenuta nel 1561, barone di Salaparuta,
titolo portato in dote dalla Fiammetta
Paruta, figlia ed
erede di Giovanni Matteo barone di Salaparuta, che
generò Francesco Giuseppe (1573 †
1636), principe di Villafranca nel 1609 e 1° duca di
Salaparuta nel 1625. |
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Palermo, Cappella della
famiglia Alliata del 1488; qui è sepolto, tra gli altri,
Mariano (†
1552), barone della Roccella |
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Giuseppe (Palermo,
1684 †
Salaparuta, 1727), principe di Villafranca e duca di Salaparuta
dal 1698, Grande di Spagna di prima classe dal 1722, fu
Maresciallo di Campo Imperiale; a seguito di matrimonio, in
seconde nozze, con Anna Maria di Giovanni (1695 + 1777),
figlia ed erede del principe Domenico e di donna Isabella
Morra,
gli pervennero i titoli principe di Buccheri, principe di
Castrorao e principe di Trecastagne.
Domenico (1712 †
1774), alla morte del padre Giuseppe, avvenuta nel 1727, ereditò
titoli e feudi; fu Gentiluomo di Camera con esercizio del re
Carlo di Borbone
nel 1735, cavaliere dell’Ordine
di San Gennaro, Vicario Generale del Regno di Sicilia
in occasione della carestia del 1747-1748; a seguito di
matrimonio con donna Vittoria di
Giovanni (1712 †
1783), figlia ed erede del duca e principe Giovanni e di donna
Flavia
Pagano, gli
pervennero i titoli di principe del S.R.I., principe di
Montereale, principe di Ucria e Duca di Saponara.
Giuseppe (Napoli, 1784 †
Palermo, 1844), figlio del principe Fabrizio e di Sofia
Moncada dei principi di Paternò, ereditò dal padre titoli e
feudi; fu Gentiluomo di Camera con esercizio del re delle Due
Sicilie
Ferdinando I di Borbone
e cavaliere dell’Ordine di San Gennaro; a seguito di matrimonio
con la marchesa di Santa Lucia Agata
Valguarnera (1785
†
1864), figlia ed erede di Giuseppe Emanuele, principe di
Valguarnera e principe di Gangi, acquisì detti titoli. Ebbero
nove figli, tra i quali si ricorda Giovanni (1834 †
1897) che sposò Marianna
Notarbartolo
(1846 †
1918), figlia di Filippo dei principi di Sciara e di Luisa
Pignatelli Aragona Cortes
dei principi di Noia. |

Stemma Alliata principi
di Villafranca inquartato con le insegne delle famiglie
Paruta, di Giovanni, Morra, Valguarnera.
Lo scudo nel cuore partito Alliata e Bazan |
Nel quarto centenario della nascita di S. Pasquale
Baylon (1540
† 1592), protettore delle
donne,
la principessa Antonietta Alliata
fu una delle benefattrici che contribuì alla decorazione
della nuova abside della chiesa di Napoli dove sono
conservate le reliquie del Santo, insieme al principe
Fabrizio
Pignatelli,
al
conte Luigi
Statella,
al marchese Marino
Rodinò
di Miglione, al marchese Girolamo
Carignani
di Novoli, al marchese Nicola
Ruffo di
Guidomandri,
alla marchesa Ortensia Rubino, alla marchesa Angelina
Santangelo,
alla marchesa Maria
Quarto
di Belgioioso, al principe
Diego Aragona
Pignatelli Cortes, al conte Augusto Garolla e
tanti altri. |
Napoli - Targa in ricordo
dei benefattori, e abside della Chiesa dove sono
conservate le reliquie
di S. Pasquale Baylon |
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Fonti bibliografiche:
- Francesco Palazzolo Drago, “Famiglie
nobili siciliane”, Gruppo Editoriale Brancato, 2004.
- Berardo Candida Gonzaga, “Memorie delle
famiglie nobili delle Province Meridionali d’Italia”,
Napoli, 1875.
- Vittorio Spreti, “Enciclopedia storico-nobiliare
Italiana”, Arnaldo Forni Editore.
- Sovrano Militare Ordine Gerosolimitano di Malta,
“Elenco storico della Nobiltà Italiana”, Tipografia
Poliglotta Vaticana 1960.
- Giuseppe Lumaga, “Teatro della nobiltà dell'Europa
ovvero Notizie delle famiglie nobili, che in Europa
vivono di presente, e che in lei vissero prima ...”,
Napoli 1725.
- Biblioteca Universitaria di Napoli, “Imprese ovvero
stemme delle famiglie italiane” di Gaetano Montefuscoli.
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