
Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano,
ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano,
appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano
dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
|
 |
Famiglia Muscettola |
Arma:
d'oro a tre bande d'azzurro, col
capo cucito d'oro caricato di due uccelli neri affrontati e fissanti una
stella di sei raggi rossa nel punto del capo(1).
|

© Napoli - Stemma famiglia Muscettola |
L'antichissima famiglia Muscettola, originaria di Ravello,
godette di nobiltà anche a Napoli ove fu ascritta al Patriziato
del
Seggio di Montagna
e, dopo l'abolizione dei Sedili (1800), fu iscritta nel Libro
d'Oro Napoletano.
Possedette più di venti feudi e fu
decorata coi titoli di
principe di
Leporano (1624),
duca di Spezzano (ramo estinto nel
1760),
di Schiavi (anzianità 1681-
per successione casa del Balzo),
di Melito
(1667) e
conte di Picerno (1724).
Nell’anno 1018 i
Muscettola, insieme con altri patrizi ravellesi, tra i quali i
Rogadeo, i Rufolo, i Russo, i
Pironti ed altri, fondarono la chiesa di San Giovanni del
Toro di Ravello, tuttora esistente.
Un’ antichissima testimonianza la troviamo nelle porte di bronzo
del Duomo di Ravello, del 1179,
donate da
Sergio
Muscettola, marito di Sigilgaida Pironti. Nella formella
centrale della terza fila del battente sinistro si legge: |
ANNO
MILLESIMO CENTESIMO SEPTUAGESIMO NONO
INCARNACIO IES XPO DNO NRO MEMENTO DNE FAMULO TUO
SERGIO MUSETULE ET UXORI SUE SICLIGAUDE ET
FILIIS SUIS
MAURO ET IOHES ET FILIA SUA ANNA QOT ISTA PORTA
FACERE AGIT AD HONOREM DEI ET SANCTE MARIE VIRGINIA |
(Ricorda, o Signore, il tuo servo Sergio Muscettola e sua moglie
Sigilgaida e i suoi figli Mauro e Giovanni, e sua figlia Anna, poiché
egli fece fare questa porta nell’anno 1179 dell’Incarnazione di nostro
Signore Gesù Cristo, per l’onore di Dio e della Santa Maria Vergine).
|
Francesco,
Stefano
o
Bartolomeo
prestarono denaro a
Carlo I d'Angiò;
Marino
fu Vicario del Gran Camerlengo in
Terra d'Otranto ( 1272);
Costantino, Giustiziere di Terra d'Otranto (1327);
Giorgio,
Segretario della regina Giovanna I d'Angiò;
Andrea e
Arrighetto, familiari di re
Ladislao di Durazzo;
Filippo, Maestro Razionale della Gran Corte;
Giuliano, Commissario generale del Regno per la
regina Giovanna Il;
Fra
Angelo, cavaliere gerosolimitano nel 1428;
Giovanni Antonio, figlio di Francesco -mastro
razionale della Zecca di Napoli nel 1497- e di donna Maria
di Gaeta, nel 1521 fu Presidente della
Regia Camera della Sommaria, nel 1533 Reggente della
Cancelleria Regia ed Ambasciatore dell'imperatore
Carlo V d'Asburgo-Spagna presso Papa Clemente VII.
Suo fratello CAMILLO fu cavaliere gerosolimitano. |

© Napoli - Cappella famiglia
Muscettola |

© Napoli - Arma famiglia
Muscettola |
GIOVANNI FRANCESCO nel 1544 sposò Camilla
Carafa della Stadera dei conti di Montecalvo;
ottenne i feudi di Roccadivandro, Camina e Prata in Terra di
Lavoro.
Giovanni Francescantonio, Consigliere del Consiglio
Collaterale e Reggente della Cancelleria;
Michele,
presidente della Regia Camera della Sommaria;
Ascanio,
Regio Consigliere per re Filippo II, fu padre di
Sergio; sposò Camilla
Pignatelli, figlia di Gio. Battista principe di Marsiconuovo
e di Emanuela Conti sorella di Papa Innocenzo XIII.
|

© Napoli - Epitaffio sul sepolcro di
Sergio Muscettola principe di Leporano |
Sergio
Muscettola (†1646) nel 1618 acquistò i feudi di
Leporano e Pulsano, sul primo ottenne nel 1626
il titolo di principe; sposò Beatrice
Seripando.
Il titolo di principe di Leporano passo in casa
Giulio Caracciolo a seguito di matrimonio tra
Marianna Muscettola († 1887) e Francesco
Giudice Caracciolo di Cellamare; e poi
pervenne in casa Acton a seguito di matrimonio
celebrato tra Livia Giudice Caracciolo e
l'ammiraglio Alfredo
Acton.
FRANCESCO,
duca di Spezzano, ebbe per figlio
TIBERIO
(Portici,1634 † 1708), eletto nel 1680
arcivescovo di Siponto (l'odierna Manfredonia in
provincia di Foggia) e rimase in carica fino
alla sua morte.
Antonio
Muscettola (Napoli,1628 † ivi,1679), nipote di
Marc'Antonio, duca di Spezzano e
governatore di Lucera in Terra di Puglia,
ove fondò un'accademia dei virtuosi (letterati).
Tornato a Napoli, prese parte alla vita
culturale cittadina, diede alla stampa le
Poesie e la favola drammatica La Rosmunda,
stampati a Napoli per gli eredi del Cavallo.
Usò lo pseudonimo di Costantino
Vatelmo per la commedia La
Rosaura overo l'innamorata
scaltra ; nel 1678 scrisse
l'ultima opera, le Epistole
familiari.
NICOLO' SERGIO nel 1706,
quale ricompensa per la fedeltà
dimostrata alla monarchia
spagnola durante la rivoluzione
di Masaniello, ottenne il
conferimento del titolo di
Grande di Spagna.
FRANCESCO MARIA,
vescovo di Rossano, in
Calabria Citra, dal 6
dicembre 1717 al 16 aprile 1738
quando si dimise.

Rossano, stemma del
vescovo Francesco Maria |
|

© Napoli - Stemma partito con le insegne delle
famiglie Sanfelice e Muscettola, imparentate |
Gli eletti del
popolo Marc'Antonio Muscettola, don Pietro
Macedonio, don Scipione
Dentice, don Fabrizio
Caracciolo, don Orazio
Sanfelice
e Don Carlo
Grimaldi,
in nome della città di Napoli, si recarono nella chiesa di San
Giovanni a Carbonara, ristrutturata nel 1735, per portare ricchi
doni a Maria Vergine Consolatrice degli Afflitti, la cui
immagine nel giorno della SS. Trinità del 1620 comparve dopo la
caduta della tonica di un muro della bottega di un falegname.
Nello stesso giorno, la figlia del falegname acquistò
miracolosamente la vista; seguirono altri numerosi miracoli. |
Giovanni Muscettola, principe di Leporano, nel 1799 si
trovò all'assedio di Capua.
LUIGI Muscettola, già Maggiore di Cavalleria fu nominato
nel 1808 dal re di Napoli
Giuseppe Napoleone Maggiore della Guardia Provinciale
della Provincia di Molise
(2).
|
Famiglie imparentate con casa
Muscettola
|
Alcune parente contratte dai Muscettola:
AFFLITTO:
Giovanni Battista
d'Afflitto
(Napoli,1618 † ivi,1688) sposò in seconde nozze nel 1657 Donna
Margherita Muscettola, figlia di Francesco Antonio 1°
Duca di Melito e di Antonia Maria
Mirelli;
Antonia d'afflitto (Napoli,1662 † ivi,1746) sposò a Napoli nel
1682 Don Francesco Muscettola 1° Duca di Spezzano.
di CAPUA:
Beatrice Muscettola sposò Giovanni Battista
di Capua
(1644
†
1702), considerato capostipite dei di Capua feudatari di
Venafro.
CONFALONE: Tiziola (o Caterina) Muscettola sposò, in
prime nozze, Aniello
Confalone, detto Saggese.
Diana Muscettola andò in sposa a Prospero Confalone.
Pignone del
Carretto:
Margherita Muscettola dei principi
di Leporano
sposò nel 1839 Giuseppe
Pignone del Carretto (Oriolo,1813 † Portici,1894), principe
di Alessandria.

La notizia della morte del Principe
Marulli
e del conte Muscettola, figlio della principessa di Luperano,
riportata sul quotidiano “Il Goriziano” edizione del 24
maggio 1877 |
TUFO del:
Fabrizio
del Tufo,
vicerè della Calabria e governatore di Brindisi nel 1587,
figlio di Paolo († 1566), barone di San Marzano, sposò Porzia
Muscettola, figlia di Giovanni Francesco patrizio di Ravello. |
_________________
Note:
1)
- Libro d'Oro Napoletano - Archivio di Stato di Napoli -
Sezione Diplomatica.
2)
- Archivio di Stato di Napoli, Decreto originale di
Giuseppe Napoleone del 19 maggio 1808.
_________________
Sitografia:
- BeWeb - Cerca - Beni storici e artistici - da:1 -
frase:muscettola - locale:it - ordine:rilevanza - it |
|