
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Crispano |
Arma:
spaccato, nel primo di azzurro al leone uscente d’ oro, nel
secondo di rosso ai due caprioli d’oro. |

© Napoli - Stemma Famiglia Crispano |
L’antichissima famiglia napoletana Crispano risulta ascritta al
Patriziato Napoletano del
Seggio di Capuana.
Furono Dogi della Repubblica Napoletana Sergio I Crispano
nell’anno 661, Pietro nell’anno 741, Sergio II nell’anno 835 e
Sergio III nell’anno 866.
Nel 1090 Giovanni Crispano fu Contestabile di Napoli.
La famiglia Crispano, già feudataria ai tempi di re
Manfredi di Svevia, ha posseduto molti feudi tra i
quali: Carfizzi,
Calopezzati, Casoli,
Chianca,
Fragneto Monteforte, Monterone,
Ponte, Torre di Brisentino.
Il Casato ha ottenuto i titoli di marchese
di Tufara e di Casabona, duca di Miranda.
Nel 1326 Filippo Crispano fu tra i Baroni che seguirono
Carlo, duca di Calabria, nella guerra in Toscana in aiuto dei
Fiorentini, insieme a Ligorio Guindazzo, Ludovico
di Tocco,
Matteo Seripando, Landolfo Maramaldo, Pietro
Moccia,
Pietro
Galluccio,
Bartolomeo
Loffredo,
Andrea e Landolfo Ajossa, Pierino
Tomacello,
Giovanno Marino, Bartolomeo
Bonifacio,
Rinaldo
Pandone, Ruggiero
Pagano,
Tommaso
Dentice,
Pietro dell’Amendolea, ed altri.
Francesco Crispano, dottore in legge, ai tempi di re
Roberto
II d’Angiò, fu Consigliere e luogotenente del Camerlengo.
Floriano Crispano fu uno dei più valorosi guerrieri della
regina Giovanna I d’Angiò insieme a Berardo
Macedonio,
Spadinfaccia
di Costanzo,
Giovanni Sorgente, Pietro e Girone
Origlia, Giovanni Boccapianola, Giovanni
Venato,
Palamede
d’Alagno
ed altri.
Landolfo nel 1348 fu Regio familiare e
Gran
Camerlengo, rese l'anima a Dio nel 1372 e fu sepolto
in Napoli nella cappella gentilizia di famiglia, detta della Maddalena.
La cappella fu restaurata nel 1678 da don Domenico
Crispano, Carlo e donna Anna de Balsamo. |

© Napoli - Cappella
famiglia Crispano |

© Napoli - Sepolcro di
Landolfo Crispano (†
1372) |
Giovanni fu Vescovo di Trani nel 1428.
Pietrantonio Crispano fu inviato da
Carlo V d'Asburgo-Spagna ad Andrea Carafa,
luogotenente del Regno per il Vicerè Lannoy, per
annunziare la liberazione di Francesco I re di Francia,
fatto prigioniero
a Pavia. |
Il feudo di Tufara, in
Provincia di Molise, pervenne in Casa Crispano a
seguito di matrimonio celebrato tra Eleonora
Candida (†
1531), figlia ed erede di Giovanni e di Vannella (o
Giovannella)
Monforte, con Boffillo I Crispano (†
1526).
I feudi di Fragneto Monforte, Ponte, Monterone, in
Principato ultra, e la Torre di Brisentino in
Capitanata, furono venduti nel 1524 da
Diomede
Carafa, conte di Maddaloni, al citato
Boffillo I Crispano per ducati 11.000. I feudi
pervennero a Decio (†
2.11.1559) e poi a Boffillo II, e per lui sua
madre Diana Caracciolo, soddisfece alla Regia Corte il
relievo sulle terre di Tufara e Fragneto Monforte.
Quest’ultimo feudo fu venduto dallo stesso Boffillo II,
col consenso della moglie Eleonora
Gambacorta a Ippolito
Revertera per ducati 9.000.
Michele Crispano con diploma datato Valencia 29
marzo 1599, esecutato il 15 luglio 1599 ottenne il
titolo di marchese di Tufara.
Dianora Crispano, marchesa di Trivico, alienò il
feudo nel 1631 ad Antonio Carafa per ducati 31.000. |
Chianca, feudo in Principato ulltra,
pervenne nel 1546 a Pirro Antonio Crispano (†
6.8.1550); egli ed Alfonso
Caracciolo, conte di Brienza, furono eletti Deputati
del Sedile di Capuana per il donativo da farsi
all’Imperatore Carlo V nell’anno 1556.
Giovan Vincenzo Crispano, figlio di Pirro
Antonio, nel 1551 soddisfece alla Regia Corte il
relievo delle terre di Casoli in
Abruzzo citra, Chianca in Principato ultra e
Calopezzati in Calabria citra. Il feudo di Chianca
pervenne poi nel 1552 ad Andrea
Albertini della città di Nola. |
Carfizzi,
feudo in
Calabria citra, fu portato in dote da Antonia Moccia, sorella
di Pietro Antonio (26/03/1668 † 9/9/1732), III Duca di Carfizzi,
8°marchese di Casabona, che sposò Domenico Crispano.
Scipione
Capecelatro
nel 1789
ottenne il titolo di marchese di Casabona
dalla cugina
Isabella Crispano
morta
nel
1783
senza figli. |
Nel 1601 Gio: Battista
di Somma ottenne il titolo
di duca di Miranda, terra in Contado di Molise; morto senza prole il feudo venne
ereditato da Pietro Antonio
Crispano,
figlio della sorella, a costui morto senza eredi
succedette nel 1640 il fratello Marcello, il
quale vendette nel 1655, il feudo di Miranda, a
Francesco Leonardo
Caracciolo (1613
† 1695), patrizio napoletano, che aveva sposato nel
1650 Feliciana Crispano, figlia di Marcello, patrizio
napoletano. |
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