Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia. 

Famiglia Guarini

Arma: d’azzurro alla banda d’oro accompagnata nel capo da un rastrello a cinque pendenti di rosso.
Dimora: Lecce e Napoli.
Titoli: nobile di Lecce, duca di Poggiardo (1698), duca di Alessano (1602), marchese di Martignano con anzianità dal 1697 (nella linea secondogenita per successione Palmieri).
Feudi: Lequile,
Casamassima, Acquarica del Capo,  S. Pietro di Lama, Acquarica, Surano, Castiglignano, Alessano, S. Cesario, ecc.


Lecce, stemma della famiglia Guarini accollato alla croce del S.M.O. di Malta

Le origini della nobile famiglia Guarini, in antiquo Guarino, si perdono nella notte dei tempi, di certo i militi Ruggiero, Gabriele e Roberto parteciparono nel 1096 alla prima crociata in Terra Santa sotto il comando dei principi Tancredi d’Altavilla e Bermondo di Taranto; partendo da Bari arrivarono prima a Durazzo e poi a Costantinopoli attraverso l’Epiro e la Macedonia.
Oltre al ramo principale di Poggiardo la famiglia Guarini ebbe un ramo cadetto in Sicilia, a Sutera, originato da Tiburzio Guarini nel XV secolo; ed un ramo cadetto a Napoli, originato da Saverio Guarini nel XVIII secolo.
Fu ricevuta nell’Ordine di Malta dal 1596 e nel 1823 nel
Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Molti rappresentanti della famiglia intrapresero la carriera ecclesiastica: Pietro Guarino (dal 1182) e Roberto Guarino (dal 9-11-1348) furono vescovi di Lecce, Agostino Guarini († 1510) fu vescovo di Tricarico dal 9/1/1497 al 1510, Giovanni Luigi Guarini († novembre del 1579) fu vescovo di Aquino dal 30/3/1579, Federico Guarini (O.S.B. dal 23 giugno 1828 fino a settembre 1837, anno della sua morte) fu vescovo di Venosa.

Poggiardo, in provincia di Lecce,  divenne feudo della famiglia Guarini nel 1455 quando fu donato da Giovanni Antonio Orsini del Balzo, principe di Taranto, col titolo baronale ad Agostino Guarino, quale ricompensa per aver sostenuto gli Angioini nella lotta contro Manfredi di Sicilia.
Nel 1463 Giovan Pietro Guarino ebbe da re Ferrante d’Aragona i feudi di Lequile, S. Cesario, S. Pietro di Lama, Acquarica, Surano, Castrignano e Alessano.


Poggiardo (Lecce), palazzo baronale appartenuto anche alla famiglia Guarini

Nel 1517 il magnifico Andreolo Ventura entrò in possesso di alcuni beni feudali portati in dote da Lucrezia di Guarino moglie di Ferdinando Ventura, suo figlio primogenito.

Lecce, Chiesa di San Francesco delle Scarpe, cappella Guarini duchi di Poggiardo

Giovan Battista Guarini, con regio diploma del 3 febbraio 1698, esecutato nel Regno il 25 aprile dello stesso anno, fu decorato del titolo di Duca di Poggiardo.
Carlo Guarini (n. Lecce, 1871), duca di Poggiardo, figlio di Giovan Battista (1816
1876),  marito di Teresa Frisari dei duchi di Scorrano, risulta ascritto al Priorato di Barletta.

Lecce, palazzo Guarini, di seguito il portale. In questo palazzo fu ospitato nel 1807 Gioacchino Murat, re di Napoli

Martignano, feudo in Terra d’Otranto, nel 1612 fu venduto da Leonora Brancaccio a Mario Palmieri per ducati 21.500; pervenne, per successione, nel 1697 al ramo secondogenito della famiglia Guarini col titolo di Marchesato.  Donna Rosalia Guarini dei duchi di Poggiardo sposò Enrico Granafei, marchese di Serranova; la loro figlia Anna sposò il principe Gennaro Marulli, duca di San Cesario, nobile di Barletta (n. 19 maggio 1727 † 19 febbraio 1787).

Della linea secondogenita si ricorda Federico Guarini (n. a Scorrano, 15 gennaio 1855), figlio di Francesco Antonio (n. 7 febbraio 1828) e di Marianna Palmieri († 1828), marchese di Martignano, nobile dei duchi di Poggiardo, che sposò la nobile Anna Guarini in data 31 ottobre 1855.
Francesco Guarini, Tenente Colonnello graduato, fu nominato il 23/04/ 1819 cavaliere di diritto del Reale Ordine delle Due Sicilie.
Saverio Guarini (Napoli, 1-9-1809 † ivi, 24-11-1867), figlio del nobile leccese Federico, fu colonnello del 12° Reggimento di linea Messina; sposò Giulia Carafa della Stadera dei principi di Colobrano.

Oltre alle già citate famiglie, i Guarini si imparentarono con i Condò,  gli Scardaccione, i Vernazza dei duchi di Castri, i Frisari dei duchi di Scorrano, i Carafa dei duchi di Andria, i Tortora Brayda, i Castriota, i Castromediano, i de Mari, i Cattaneo, ecc. 

Il feudo di Alessano in Terra d’Otranto, poco lontano da Lecce, nel 1463 fu venduto da Ferdinando della Ratta, conte di Caserta, a Raimondo del Balzo per ducati 7000; dopo vari passaggi, nel 1602 Ettore Brayda vendette la città di Alessano, insieme a Castrignano, Avigliano e Juliano, a Fabrizio Guarino per ducati 26500.
Nel 1666 il feudo di Acquarica passò di nuovo (il feudo era stato venduto nel 1592 da Fabio Guarino per acquistare una quota della contea di Alessano) ai Guarini duchi di Alessano. L’ultima discendente di questa nobile casata, Laura Guarini (
1699), duchessa di Alessano, figlia ed erede del duca Emilio e di Maria Paladini, sposò Filiberto d’Ayerbo d’Aragona, principe di Cassano; il loro figlio secondogenito Giuseppe ereditò il titolo di duca di Alessano.


Acquarica del Capo (Lecce), stemma partito Ayerba d'Aragona e Guarini

Il complesso della Congregazione in Napoli dei nobili sotto il titolo di S. Maria della Misericordia, fondata da San Gaetano Thiene (Vicenza, 1480 † Napoli, 1547), istituzione benefica che si occupava,  fra le altre opere di misericordia, di curare i sacerdoti poveri e i pellegrini nell’ospedale costruito accanto alla chiesa, di dare degna sepoltura, di offrire alloggio ai pellegrini, fu gravemente danneggiato dal terremoto del 1806 e dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. Il S.M.O. di Malta e le famiglie Guarini, Tufarelli, Capuano, Sanfelice, Maresca, Lancellotti, Cattaneo, de Liguoro, de Brayda, Fasulo, Gagliani, Rossi, de Werra, Dentice, de Lutio, Paternò, Pasca, Gomez Paloma, de Clario, Longo, Spasiano, Piromallo, Campagna, Giusso, Battiloro, Belli, de Lieto, Mazzarotta, Ammone finanziarono la ristrutturazione della Chiesa. In ricordo di tale atto di generosità, nell’Oratorio è stato affrescato la platea degli stemmi dei predetti casati.

Per la genealogia si consiglia di consultare le "Tavole genealogiche redatte da Serra di Gerace" e per Carlo, Federico, Luigi, Ottaviano, Raimondo e Saverio Guarini il Registro della “Real Commissione dei Titoli di Nobiltà

_________________
Bibliografia:
- Luigiantonio Montefusco, “Stemmario di Terra d’Otranto”, Istituito Araldico Salentino “Amilcare Foscarini”, Lecce.
- Vittorio Spreti, “Enciclopedia storico-nobiliare Italiana”, Arnaldo Forni Editore, 1978.
- Francesco Bonazzi di Sannicandro, “Famiglie nobili e titolate del Napolitano”, Arnaldo Forni Editore, 2005.
- Roberto M. Selvaggi, “Nomi e volti di un esercito dimenticato”, Grimaldi & C. Editori, Napoli 1990.
- Francesco Bonazzi di Sannicandro, “Elenco dei Cavalieri del S.M. Ordine di S. Giovanni di Gerusalemme”, Napoli 1897.
-
Sigliuzzo Carmelo, "Acquarica del Capo e il Castello delle Meraviglie".


Continua sul sesto volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI"

Copyright © 2007  - All rights reserved  
 

*******************
STORIA DELLE FAMIGLIE NOBILI:
Elenco A - B  /   Elenco C   /   Elenco D - H 
Elenco I - N /  Elenco O -R  /  Elenco S -
Z
*******************

SEDILI DI NAPOLI   CASE REGNANTI   ELENCO TITOLI
MEDIA   PUBBLICAZIONI   EVENTI  
ELENCO ANALITICO NOMI   MERCATINO ARALDICO   MAPPA DEL SITO
STEMMARIO   ORDINI CAVALLERESCHI

SCOPO   FONTI   CONTATTI   LINKS
HOME PAGE