Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.   

Stemma Famiglia Rocco

Famiglia Rocco

Arma: d’azzurro a tre bande d’oro, col capo rosso caricato da tre rocchi di scacchiera d’argento, posti in fascia e sostenuti da una fascia diminuita d’oro.
Dimora: Napoli

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© Napoli - Stemma Famiglia Rocco

L’antichissima famiglia napoletana Rocco aveva a Napoli un proprio seggio detto dei Rocchi; fu eccelsa non tanto per le armi ma per il valore suoi illustri giuristi, fu aggregata al Patriziato napoletano del Seggio di Montagna ove godette di grande nobiltà.
FILIPPO Rocco, insieme a Falcone Spina, Filippo del Giudice, Leone Frezza ed altri, nel 1272 prestò un'ingente somma di denaro a Carlo I d'Angiò per la conquista del Regno.
GIOVANNI fu valoroso milite di re Carlo II d'Angiò ed ebbe in dono per i suoi servigi il castello di Rocca di Baucia.
MARCO nel 1332 fu giudice della Gran Corte della Vicaria.
Marino Rocco del Seggio di Montagna fu Cavaliere dell'Ordine della Leonza.
NARDO, ai tempi di re Roberto II d'Angiò, fu Giustiziare in Terra di Lavoro e fu seppellito nella chiesa di San Lorenzo Maggiore di Napoli.
PIETRO ROCCO sposò Porfida, figlia del Serenissimo Don Gio. Molosachia, despota dell'Epiro che dopo aver perso il suo Stato si trasferì con tutta la sua Casa a Napoli nel 1436, così come si evince anche dagli epitaffi delle lapide poste nella cappella gentilizia della famiglia Rocco nella chiesa di S. Lorenzo.

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© Napoli - Chiesa di S. Lorenzo Maggiore

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© Napoli - particolare cappella Rocco

ANTONIO Rocco (o Rocchi), medico di successo, fu il primo che si portò a Cosenza alla metà del Quattrocento, la sua famiglia si apparentò con le migliori della città, ed ebbero diversi feudi.
ANGELO Rocco fu Signore della Bagliva di Cosenza e dei casali posseduti per un secolo.

GIROLAMO nel 1488 vestì l'abito Gerosolimitano; FABIO e MARCELLO furono cavalieri del S.O.M. di Malta.
DETIO fu Governatore delle provincie di Capitanata e Molise, prese per moglie Camilla Carafa.
CESARE fu capitano di una compagnia di 300 lance Albanesi e poi Governatore di otto compagnie di fanteria napoletana in Milano; prese in moglie Ippolita Carafa.
La famiglia Rocco possedeva in Napoli il palazzo Penne che fu costruito nel 1406, come ricordato dall'epigrafe posta sul portale, da Antonio Penne, segretario del re Ladislao di Durazzo. Passò ai Capano, principi di Pollica e baroni di Velia, per circa 150 anni; fino a quando Marco Antonio Capano lo perdette, per debiti di gioco, nel 1683.

Piazza Monticelli Teodoro

Piazza Monticelli Teodoro

Napoli, Palazzo Penne appartenuto ai Rocco

CARLO Rocco, patrizio del Sedile di Montagna, sposò Maria Rossi del Barbazzale, figlia di Ascanio e Lucrezia Caracciolo dei conti di Santangelo.
MATTIA
nel 1488 ebbe in dono le terre di Casella in Principato Citra che furono confiscate a Guglielmo Sanseverino, conte di Capaccio, per essersi ribellato a re Ferrante I d'Aragona.
Carlo Rocco, cavaliere di Calatrava, figlio di Cesare e Ippolita Carafa, ottenne nel 1651 il titolo di principe sul feudo di Torrepadula.
Nel 1655 il re Filippo concesse a Donna Ippolita Rocco, moglie di Andrea Petagna il titolo di principessa di Trebisacce, in cambio di Torrepadula, per dieci anni, titolo passato ai Petagna e poi ai Correr.
Il 25 novembre del 1535, giorno di santa Caterina, Francesco Rocco e Aurelio Pignone, eletti per il seggio di Montagna, rendevano omaggio a sua Maestà Carlo I di Spagna e V imperatore del  Sacro Romano Impero; dopo Ettore Minutolo per il seggio di Capuana,  Giovan Francesco Carafa per Nido, Antonio Macedonio per Porto e prima di Pietro Moccia per Portanova e  di Gregorio Rosso per il seggio del popolo:  resero omaggio all’imperatore baciandogli il ginocchio e  poi la mano, come fecero tutti.
Il Casato si è diramato in Cosenza, Gallipoli e altre città; in Lettere (Napoli) godette di nobiltà con Francesco, presidente della Regia Camera, il cui busto è nella cappella gentilizia costruita nel 1678 nella chiesa della Pietà dei Turchini in Napoli.

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© Napoli - Francesco Rocco

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© Napoli - Chiesa Pietà dei Turchini

Il marchese Orazio Rocco fu Primicerio dell'Augustissima Arciconfraternita ed Ospedali della SS. Trinità dei Pellegrini e Convalescenti dal 1736 al 1737.
MARCO
fu giudice della Gran Corte della Vicaria ai tempi di Ferdinando IV di Borbone.
RAFFAELE,
Capitano dell'esercito borbonico, fu nominato Cavaliere di Diritto del Real Ordine Militare di S. Giorgio della Riunione con decreto del 7.10.1819.

Basilica S. Dom. Magg.

NICOLA (Napoli, 1812 † ivi, 1877), giureconsulto, nel 1836 pubblicò, primo in Europa, un trattato di diritto pubblico internazione; sposò Concetta Craxi.
GENNARO (n. Napoli 31 gennaio 1814 † ivi, 16 luglio 1899), fu un valente magistrato.
                                                     
GIOVANNI, figlio di Gennaro, nel 1884 fu procuratore generale della Gran Corte dei Conti.
MARCO (Napoli, 1848 † 1916), figlio di Nicola († Napoli,1877) e di Concetta Craxi († 1878), fu deputato al Parlamento Nazionale.


© Napoli - Sepolcro di Nicola Rocco (1812 † 1787)

 
© Napoli - Arma della famiglia Rocco

PIETRO (n. Napoli, 1851 † Torre del Greco,1898), figlio di Gennaro († Napoli,1899) e di donna Mariangela de Petris Fraggianni, fu deputato al Parlamento Nazionale e nel 1879 sposò la cugina donna Francesca Rocco (n. Napoli,1858); generò Luigi il quale sposò Giovanna dei baroni Foglia e generò Pietro, illustre penalista.
                                                              
                                                                         
Pietro Rocco (1851 † 1898)
MATTEO (
Napoli,1859 Roma,1938), conte di Torrepadula, giurista, fu sindaco di Casoria da 1882 al 1885, deputato dal 1904 al 1922. Fu il fondatore del Partito popolare italiano con Giulio Rodinò e Frencesco Degni.
Il conte MARCO Rocco di Torrepadula (n. Napoli, il 25 aprile 1859 † ivi, 9 gemmaio 1938), deputato al parlamento nazionale e assessore alle finanze, sposò nel 1896 donna Adele dei marchesi Andreassi.

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© Napoli - Targa in ricordo di don Marco Rocco,
conte di Torrepadula


Il conte Matteo Rocco di Torrepadula

ALFREDO (Napoli, 1875 † Roma, 1935), ministro di grazia e giustizia, giurista docente di diritto commerciale ad Urbino, a Macerata a Padova, di diritto civile a Parma e a Palermo e di legislazione del lavoro all’Università di Roma nella quale fu anche rettore dal 1932. Dal 1925 al 1932 elaborò i codici che vanno sotto il suo nome sui quali si fondava lo Stato fascista.
ARTURO (Napoli, 1876 † Roma, 1942), fratello di Alfredo, giurista, studioso e docente di diritto a Napoli.
NICOLA (n. Napoli,1879), dottore in utroque, fu abate mitrato del Regio Tesoro di San Gennaro.

LUIGI (1884 † 1951), conte di Torrepadula, avvocato e notaio,  militò nel  Partito Popolare Italiano a fianco del padrigno e del cugino, Marco Rocco senior ed junior.
Fu  il primo sindaco elettivo di Casoria nel 1946; segretario provinciale di Napoli, segretario regionale della Campania, Consigliere Nazionale, della Democrazia Cristiana.  Fu deputato alla Camera dal 1949 al 1951.
 

I ROCCO DI CALABRIA CITRA

ANTONIO, medico famoso, fu il primo che venne a Cosenza nel 1450 (1). Possedettero diversi feudi e furono aggregati al Patriziato di Cosenza.
GIOVANNI, ebbe per figlio BERNARDINO, il quale generò: ELISABETTA; DIANORA († 1560), sposata al giureconsulto Nicolò Bombini; ed ANGELO († 1555), patrizio di Cosenza, ebbe donata la Bagliva dei Casali di Cosenza detta del Manco con l'Ufficio di Regio Secreto, devoluta alla Regia Corte per il reato di fellonia (delitto di tradimento della fede giurata dal vassallo al signore) di Giovan Vincenzo Carafa, marchese di Montesarchio. Sposò Faustina Martirano, come risulta dagli atti del notaio Angelo Desideri di Cosenza del 18 marzo e 26 maggio 1551. Faustina era sorella o stretta congiunta  di Bernardino (1490 † 1568), umanista, Consigliere e Segretario del Regno di Napoli sotto Carlo V, il quale di ritorno dalla vittoriosa impresa di Tunisi, nel 1535 fu ospitato per tre giorni nella sua villa di Leucopetra presso Napoli, suo fratello Coriolano od Antonio Girolamo, gli subentrò nella carica di Segretario del Regno (2). Angelo e Faustina ebbero per figli: IPPOLITA; FABRIZIO; BERNARDINO, sposato a Giulia, figlia di Lucrezia e Tiberio Sersale, i capitoli matrimoniali furono stipulati dopo la dispensa della Sede Apostolica e dell'allora Arcivescovo di Cosenza, notaio Lorenzo Greco, 1566, f. 80r. (3); e PIRRO O PIETRO ANTONIO († 1556), ebbe significatoria di rilevio per la Bagliva dei Casali di Cosenza il 21 gennaio 1556 (Significatorie I, f. 236t), sposò Caterina Sersale, figlia di Pietro, i capitoli matrimoniali furono stipulati il 16 gennaio 1543 dal notaio Napoli di Macchia di Cosenza, il 21 maggio dello stesso anno (1556) era già morto in quanto sua moglie fece redigere l'inventario dei beni ereditati dal notaio Giovan Andrea Giordano.
IPPOLITA, successe a sua fratello PIETRO ANTONIO, morto senza discendenti, sposando Francesco Antonio Pagano portò il feudo della Bagliva dei Casali di Cosenza con l'Ufficio di Regio Secreto in questa famiglia, le successe suo figlio Matteo Pagano al quale fu inviata la significatoria di rilevio il 1° giugno 1593 per il feudo come erede di sua madre, baronessa Ippolita. Morto Matteo, successe nel feudo suo fratello Francesco Antonio Pagano, al quale successe sua sorella Ippolita Pagano, la quale il 26 giugno 1638 ebbe significatoria di rilevio per la Bagliva dei Casali del Manco di Cosenza con l'Ufficio di Regio Secreto con prime e seconde cause. Ippolita vendette il feudo ad Ignazio Sambiase con Regio Assenso del 10 dicembre 1663 (4).
 

FAMIGLIE IMPARENTATE CON CASA ROCCO

BISOGNO de: Isabella, figlia di Vincenzo Rocco(n.1855) e della nobile Anna Perillo, sposò Giuseppe de Bisogno dei marchesi di Casaluce. 
CRAXI: Anna, figlia di Vincenzo Rocco (n.1855) e della nobile Anna Perillo, sposò nel 1929 il barone Filippo Craxi.
LEONETTI: Donna Elisabetta dei principi Rocco sposò Raffaele Leonetti, conte di Santojanni.

de LIETO: Giovanni (n. Napoli, 1874), cavaliere Mauriziano e della Corona d'Italia, assessore del comune di Napoli, sposò nel 1909 donna Paola de Lieto di San Martino.
PIGNATELLI: Giovanni (†1864) sposò donna Doristella Pignatelli dei duchi di Montecalvo.
RICCIARDI: Innocenzo (n. Napoli,1851), cavaliere Mauriziano e commendatore della Corona d'Italia, sposò nel 1872 donna Maria Ricciardi di Camaldoli.
ROSSI del BARBAZZALE:
Carlo Rocco, principe di Torrepadula, patrizio del Sedile di Montagna di Napoli, sposò Maria Rossi del Barbazzale, figlia di Ascanio e Lucrezia Caracciolo dei conti di Santangelo.

Via S. Sofia
© Napoli - Stemma Famiglia Rocco

Per la genealogia si consiglia di consultare le tavole genealogiche redatte da Serra di Gerace.

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Note:
(1) - Luigi Palmieri in "Cosenza e le sue famiglie attraverso testi atti e manoscritti", Tomo II pag. 482. Pellegrini editore, Cosenza 1999.
(2) - Gustavo Valente, "Compendium, dizionario storico, geografico, biografico ragionato della Calabria" Vol.IV pagg. 333-334, Ferrari editore 2017.  
(3) - Domenico Puntillo, Cinzia Citraro "Historia Brutiorum - Bernardino Bombini", pag. 131, Edizioni Prometeo, Castrovillari 2015.
(4) - Mario Pellicano Castagna "La Storia dei Feudi e dei Titoli Nobiliari della Calabria", Vol.II pagg.158-159; Editrice C.B.C. 1996.


Casato inserito nel 1° Volume di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI"

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