La
Famiglia Eboli, d'Eboli o d'Evoli, di origini normanna, si trasferì
a Capua (CE) agli inizi del XII secolo con il conte EBOLO, valoroso
guerriero, da cui prese il cognome.
Nel 1224 PIETRO fu Giustiziere di Terra di Lavoro.
Nel 1252 MARINO fu nominato conte di
Acerra.
GUGLIEMO d'Evoli, cavaliere del Seggio di
Porto, partecipò, insieme ad Eleuterio
Valignano, Cataldo e Iacopo Protontino di Taranto, Stefano
Brancaccio, Atenato
Poderico, Matteo della Porta, Riccardo
della Leonessa,
Alberto
Piscicelli, Guglielmo
d’Evoli, Pietro Abenavolo, Simone
de Sangro, Sarro Antignano, Odoardo Maramondo, Lorenzo
Torta, Rienzo Falcone ed altri, alla giostra organizzata in
Barletta da re
Manfredi
di Svevia in onore dell’Imperatore di
Costantinopoli Baldovino II
(Costantinopoli, 1217 † Napoli, 1273).
Nel 1459 PAOLO, Signore di Carpignome, risulta essere patrizio
napoletano del
Seggio di Porto.
© "Esame della Nobiltà Napoletana nei
Cinque Seggi" - libro del 1697 di proprietà Casa d'Alessandro |
Il Casato godette di nobiltà a Napoli anche nel
Seggio di Capuana e,
oltre a possedere numerosi feudi, fu decorata dei titoli di
duca
di Castropignano (titolo passato in casa
d’Afflitto a seguito
di matrimonio tra Luisa d’Eboli con Pantaleone d’Afflitto),
conte
di Trivento
(titolo passato in casa Caldora a seguito di
matrimonio tra Medea d’Eboli con Giacomo Caldora),
barone
di Roccasicura e
di Frosolone.
Il titolo di barone di Roccasicura passò in casa
Mazzoccolo.

Castello di Vastogirardi, stemma
partito con le insegne di Prospero
Petra, barone
di Vastogirardi e
della moglie
Giulia
d’Evoli dei conti
di Trivento |
NICOLA fu il primo conte di
Trivento e ricoprì l'ufficio di
Gran
Siniscalco ai tempi di re Roberto II d'Angiò, sposò
Bianca, figlia di Giovanni
di
Capua, Regio Ciambellano.
Il paese di Castropignano, terra in
Contado di Molise
in diocesi di Trivento, oggi in provincia di Campobasso, fu
edificata dalla famiglia
Prignano.
Il castello di Catropignano, invece, fu costruito nel 1362 da
Giovanni d'Evoli,
barone di Frosolone (Isernia), nobile
normanno, sui resti di una rocca sannita. La fortificazione passò ad
Andrea d'Evoli,
consigliere di Alfonso
I d'Aragona; egli fu l’autore nel 1447 del “De
mena pecundum”, un trattato di regole per la circolazione delle
greggi sui tratturi.
Il castello di Catropignano
Per gentile concessione di Aniello Gatta |
Nel 1457 il re Alfonso investì il citato
Andrea de Ebolo dei feudi di Civitanova, Castropignano,
Casalcipriano, Rocca-Aspromonte, Speronasino, Capracotta,
Macchiastrinata e Cobatta.

L'ingresso medievale di Castropignano con lo stemma degli
Evoli |
Civitanova passò alla famiglia
d’Alessandro di Civitanova.
Il castello fu
ampliato nel 1636 da
Giambattista D'Evoli; sul portone d’ingresso vi è una
targa in ricordo di
Domenico d’Evoli (†
1741) che aveva ereditato il feudo di Castropignano dal fratello
Carlo, sposato
con Eleonora
Carafa, che
non gli diede figli.
Castello
di Catropignano, ingresso e stemma d'Evoli - Revertana
Per gentile concessione di Aniello Gatta |
Al castello è legata alla leggenda di Fata, una giovane e bella
donna in procinto di sposarsi; in quei tempi, alcuni feudatari
pretendevano lo "jus primae noctis", ovvero la fanciulla doveva
concedersi la prima notte di nozze al titolare del feudo. Ella
preferì suicidarsi gettandosi da un dirupo nei pressi del castello.
DOMENICO (Castropignano, 1648 † ivi, 1723) nel 1665 fu insignito del titolo di
duca
di Castropignano; nel 1686 fu ammesso al
Patriziato napoletano del Seggio di Capuana e nel 1684 sposò Donna
Concetta
Caracciolo.
Castello
di Catropignano, stemmi d'Evoli e d'Evoli - Carafa
Per gentile concessione di Aniello Gatta |
La chiesa di Santa Maria delle Grazie, ubicata al di fuori del borgo
medioevale di Castropignano, fu costruita nel 1560 per volere di
Vincenzo d’Evoli
(†
1567), barone di Castropignano e Capracotta, figlio di
Andrea (†
1526) e di Lucrezia Monsorio dei baroni di Faicchio; sposò nel 1527
Aurelia Carafa, figlia di Antonio Francesco 2° conte di Ruvo.
I coniugi generarono
Andrea, barone di Castropignano e Capracotta dal 1567,
che sposò Isabella
Crispano;
Antonio,
barone di Dogliola, che sposò a Napoli nel 1557 Ippolita
di Sangro,
figlia di Giuliano dei Signori di Fresa; Cesare
(1532
†
Napoli, 1598) che sposò a Napoli nel 1557 Camilla di Sangro, figlia
di Giuliano dei Signori di Fresa;
Carlo,
Cameriere Segreto del Papa Pio V; Lucrezia
che sposò Giovanni Vincenzo
Loffredo, patrizio
napoletano; Oliviero,
capostipite dei baroni di Rocca Cicuta; e
Giovanna.
Castropignano (Campobasso),
Santuario di Santa Maria delle Grazie |
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FRANCESCO d'Eboli (Castropignano, 1693 †
Napoli,1758), figlio di Domenico, fu patrizio napoletano, 2° duca di Castropignano dal 1723,
ottenne il Grandato di Spagna di prima classe nel 1737; fu cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro, cavaliere dell'Ordine di San Gennaro, Presidente della Giunta
di guerra del Re di Napoli,
Consigliere di Stato, Colonnello delle Guardie Italiane, Capitano
Generale del Regno di Napoli; nel 1735 sposò Zenobia
Revertera, figlia di Nicola Ippolito,
4°
duca di Salandra e di
Aurelia d’Evoli dei duchi di Castropignano (Tricarico, 1712
†
1779).
Fu luogotenente generale della
Cavalleria napoletana alla battaglia vittoriosa di Bitonto del 24
maggio 1734, contro gli austriaci per la conquista della Puglia;
comandante delle milizie
napoletane che occuparono Pescara, sempre contro gli Austriaci, in
data 28 luglio 1734, e capitano generale delle milizie napoletane
alla
battaglia vittoriosa di Velletri del 10 agosto 1744, sempre
contro gli austriaci. |