Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.

Real Monte e Arciconfraternita di
San Giuseppe dell’Opera di Vestire i Nudi

Nel 1734, Francesco Cerio, Domenico Orsini e Nicola Antonio Pirro Carafa videro, nel chiostro dei Carmelitani Scalzi, un uomo vestito di stracci; lo condussero in una bottega e gli comprarono dei vestiti nuovi, utilizzando soldi destinati per una gita. Questo gesto riempì di gioia i loro cuori e decisero di creare un'opera duratura per aiutare i bisognosi, sotto la protezione di San Giuseppe, con lo scopo principale  di "vestire i nudi".
Ben presto, aderirono all’iniziativa molti nobili, nacque così il Real Monte e Arciconfraternita di San Giuseppe dell’Opera di Vestire i Nudi, fondato il 6 gennaio 1740, con il sostegno del Re Carlo di Borbone, che approvò lo statuto il 3 luglio dello stesso anno, dichiarandosi primo fondatore e confratello perpetuo.  Il Pontefice Benedetto XIV concesse il titolo di Arciconfraternita il 15 ottobre 1745.
L’Arciconfraternita aveva un edificio e una chiesa intitolata a San Giuseppe dei Nudi.

Furono ascritte alla confraternita, oltre ai sovrani del Regno di Napoli: Carlo, Ferdinando I, Francesco I, Ferdinando II e Francesco II, numerosi Pontefici tra i quali Pio VI, Pio VII, Leone XII, Pio IX, Leone XIII, Pio X e Pio XII, e numerosi cardinali e arcivescovi, tra i quali Luigi Ruffo di Scilla, Filippo Giudice Caracciolo, Vitaliano Borromeo, Luigi Valenti Gonzaga, Federico Spinelli, Giovanni Maria Riminaldi, Stefano Borgia, Sisto Riario Sforza, Giuseppe Antonio Ermenegildo Prisco, Alessio Ascalesi e Vincenzo Maria Sarnelli.

Nella sede dell’Arciconfraternita è conservata la reliquia del bastone di San Giuseppe, portato dalla Terra Santa dai Crociati in Inghilterra nel XIII secolo. Nel 1795 il bastone fu donato al Real Monte; alla reliquia sono attribuiti numerosi miracoli, come quando nel 1855,  l’epidemia di colera cessò nel quartiere San Giuseppe dopo che i confratelli dell’Arciconfraternita decisero di portare il bastone in processione per le strade, mentre il morbo continuò a mietere vittime nelle altre zone di Napoli.

 

Alcuni Sopraintendenti del Real Monte:
- Nicolò Antonio Pirro Carafa, patrizio napoletano, 1740;
- Nicola Amendola, nobile di Amalfi, 1745:
- Pietro Lignola, Presidente di Cappa Corte R.C. Santa Chiara, 1751;
- Gennaro de Riso, barone di Carpinone, 1754;
- Nicola Brancaccio, patrizio napoletano, 1758;
- Giuseppe de Riso, dei baroni di Carpinone, 1759 , 1765 e1776;
- Domenico Lombardi, nobile di Lucera, 1760;
- Antonio Spinelli, dei marchesi di Fuscaldo, 1767 e 1762;
- Filippo Ventapane, barone di San Pietro, 1783;
- Nicola Vivenzio, marchese, Presidente della Gran Corte de Conti, 1791;
- Tommaso de Vargas Machuca, duca, marchese di Vatolla, 1795 e 1816; Tommaso de Vargas Machuca, principe di Casapesenna, 1887;
- Fabrizio Sersale, patrizio Napoletano e Deputato, 1796:
- Antonio Capece Minutolo, principe di Canosa, Ministro, 1797;
- Ottavio Caracciolo Cicinelli, dei principi di Cursi, 1808;
- Giuseppe Caracciolo, principe di Pettoranello, 1811; Giuseppe Caracciolo, Marchese di Sant’Agapito, 1856;
- Camillo del Pezzo, marchese di Civitaretenga, 1812,  1825 e 1830; Pasquale del Pezzo, duca di Caianiello, 1875;
- Giulio Cesare Bonito, principe di Casapesenna, 1813, 1829 e 1838;
- Giovan Battista Vecchione, Ministro, Pres. Ammiragliato, 1814;
- Marcantonio Doria, principe d’Angri e duca di Eboli, 1819 e 1839;
- Gerardo Loffredo, principe di Migliano, 1821 e 1827;
- Michele de Medici, principe di Ottajano e duca di Sarno, 1823; Giuseppe de Medici, principe di Ottajano e duca di Sarno, 1853 e 1859;
- Pietro Antonio Sanseverino, principe di Bisignano, 1824;
- Baldassarre Caracciolo, duca e principe di Santobuono, 1826;
- Felice Amati, marchese, Ministro 1831;
- Francesco Carafa, conte di Policastro e duca d’Andria, 1832;
- Giuseppe Caravita, principe di Sirignano, Presidente, 1834;
- Michele Arditi, marchese di Castelvetere, 1835;
- Michele Imperiali, marchese, 1836;
- Francesco Ricciardi, conte di Camaldoli, 1837;
- Lorenzo Pignatelli, dei principi di Monteroduni, 1862;
- Domenico Ruffo, principe di Spinoso, 1878; Girolamo Ruffo, principe di Spinoso, 1880;
- Giuseppe Caracciolo, principe di Torella e duca di Lavello, 1881;
- Antonio Winspeare, duca di Salve, Prefetto, 1884;
- Salvatore Carbonelli, barone di Letino,  Ministro, 1888 e 1900;
- Eugenio dei marchesi de Bisogno, 1890;
- Emmanuele Murena, nobile, 1892;
- Giovanni Degni, barone di Salento, 1893;
- Carlo Padiglione, nobile, commendatore, Regio Consultore Araldico, 1904 e 1912;
- Alberto Sorrentino, nobile, Gr. Uff., 1932 e 1938;
- Francesco Garzilli, conte,  Gr. Uff., 1975 e 1981.

La Chiesa di San Giuseppe dei Nudi di Napoli, appartenente al Real Monte ed Arciconfraternita di San Giuseppe dell’Opera di Vestire i Nudi, con decreto del 18 novembre 2019 emesso dal S.A.R. Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie, è stata eretta Basilica Magistrale del S. M. O. Costantiniano di San Giorgio.


 

Altre Arciconfraternite e Compagnie:
Arciconfraternita dei SS Giovanni Battista ed Evangelista dei Cavalieri di Malta ad Honorem
Arciconfraternita della SS. Trinità dei Pellegrini
Pio Monte della Misericordia

Compagnia della Disciplina della Santa Croce
 



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