Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia. 

Famiglia Pasca

Arma: troncato, nel primo d’azzurro alle tre stelle (8) d’oro poste in fascia; nel secondo d’argento a tre scudetti d’azzurro, caricati ognuno da un giglio d’oro, sormontati da un lambello di rosso a tre pendenti; col capo d’oro, all’aquila bicipite, uscente, di nero, coronata del campo su ciascuna delle teste, e tra esse una corona imperiale.
Cimiero: la fenice d’oro con le ali aperte su un rogo acceso dai raggi del sole
Motto: NON IDCIRCO DEFICIAM
(1)
Dimora: Napoli
Titoli: conte Palatino, barone di Magliano, Cuccaro e Gioi, nobili di Benevento.


Stemma famiglia Pasca

La famiglia Pasca, di origini francese, si stabilì sin dal secolo XIII in Napoli dove possedette molti feudi, tra i quali: Bagliva di S. Angelo a Fasanella, Cammerota, Capizzo, Castagneto, Castel Tufillo, Cuccaro, Donzello, Gioi, Gorga, Magliano Vetere, Magliano (terra), Marciano, Melito, Prigano, Puglisi, S. Francesco, Sicigliano, Stio e Tarsia.
Il casato ha goduto di nobiltà in Benevento e trovasi ascritta al Registro dei Feudatari
(2).
Dalla Casa Sanseverino, principi di Salerno, ebbe i suffeudi di Ricciardone, Rocca del Cilento, Scaraviello.
Nel 1242 Alessandro fu Condottiero di armati.
Nel 1274 Giovanni fu tra i mutuatari di Carlo I d’Angiò.
Nel 1313 altro Giovanni fu familiare della duchessa di Calabria e di Ludovico e Giovanna I d’Angiò.
Nel 1333 Giacomo fu feudatario di Tufillo.
Nel 1383 Francesco fu castellano di Vico e familiare di re Ladislao di Durazzo.
Nel 1417 Carlo ebbe confermato dalla regina di Napoli Giovanna II di Durazzo il feudo di Marciano.
Nel 1468 Francesco fu luogotenente di Val di Crate e Terra Giordana.
Giacomo, dottore in legge, fu inviato quale Ambasciatore al Re di Francia per concludere il matrimonio del fratello, ed ebbe in dono la città di Tarsia. Fu vicario generale dello Stato del principe di Salerno Sanseverino.
Angelo fu ucciso dai Turchi in Otranto nel 1480, unitamente a Francesco Zurlo governatore di Otranto, Francesco d’Alessandro, Marino Brancaccio, Ciccarello Loffredo, Francesco Pappacoda, Gio: Francesco Caracciolo, Alessandro Carafa, Raimondo del Balzo conte di Ugento, Matteo Mastrilli, Filippo Guindazzo, Carlo Pandone, Carlo Gesualdo, Trojano Pagano, Matteo di Capua conte di Palena, Trojano Spinelli, Iacopo Boccapianola, Giovanni del Tufo, Carlo della Tolfa, Giulio Acquaviva conte di Conversano, e tanti altri
(3).
Nel 1537 l’Imperatore Carlo V concesse a Domizio Pasca il titolo di conte Palatino e il diritto di aggiungere all’arma l’aquila bicipite imperiale
(4). Con lo stesso diploma furono creati militi e cavalieri aurati Pomponio, Francesco, Marcantonio ed Alessandro de Pasca e furono concessi loro concesse le armi imperiali ed i principali onori che possono avere solo gli uomini di specchiata nobiltà.
Nel 1592 Ambrogio, maestro in teologia, fu lettore agli Studii di Napoli e dottor decano e vicecancelliere del Collegio.

Magliano (Magliano Vetere),  in Principato citra, nel 1433 apparteneva a  Guglielmo Sanseverino, conte di Capaccio, nel 1489 a Berlingieri Carrafa, nel 1513 a Camillo Pignatelli; nel 1600 il feudo fu acquistato dalla famiglia Zattara. Seguirono altre vendite, a Giulio Mastrilli, Cesare Zattara, al Regio Fisco, fino a quando, il 22-6- 1683, Cuccaro, Gioi e Magliano vennero aggiudicati a Dionisio Pasca di Magliano, che ne prese possesso col titolo di Barone. Da questi passò a Giuseppe, poi a Giovan Battista, Signore dal 1752. L’ultimo feudatario di Magliano fu il barone Nicola, che lo tenne fino all’abolizione della feudalità (1808).
Con decreto del 7-10- 1819, il citato Nicola, Tenente Colonnello, fu nominato cavaliere di Diritto del Reale Ordine Militare di San Giorgio della Riunione.

Tenuta dei baroni Pasca di Magliano

La famiglia è iscritta nel Libro d’Oro della Nobiltà Italiana e nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano coi titoli di barone di Magliano (mpr.), nobile dei baroni di Magliano (mf.), in persona di Raffaele (Napoli, 17-2-1848 ivi, 26-11-1936), figlio di Michele (18-12-1817 31.12-1894), di Raffaele (1799 1858) e di Maria Giuseppe Sambiase Sanseverino dei duchi di Malvito ( 1882) e di Maria Giacoma della Spina, marito di Adele de Luca dei marchesi di Roseto (matrimonio celebrato il 15-11-1875).
Roberto (Napoli, 2 aprile 1821  ivi, 11 agosto 1897), figlio dei citati Raffaele, barone di Magliano e di Maria Giuseppa Sambiase Sanseverino, promosso capitano di fregata, nel 1859 fu comandante in seconda della fregata Partenope. Fu l'unico comandante di nave militare ad obbedire all'ordine comunicato il 6 settembre 1860 alla flotta navale dal re Francesco II di Borbone affinché essa lo seguisse a Gaeta; qui  partecipò, fino alla fine,  alla difesa della fortezza di Gaeta, assediata dai piemontesi, con i quali, su incarico del re Francesco II , negoziò e firmò,  assieme al Generale Antonelli ed al Tenente Colonnello Giovanni Delli Franci, il 13 febbraio 1861, la "Capitolazione per la resa della piazza di Gaeta", che riconosceva alle truppe borboniche l'onore delle armi. 


Roberto Pasca di Magliano (1821 † 1897)


Fregata Partenope

I detti coniugi barone Raffaele Pasca e Adele de Luca ebbero per figlio terzogenito Michele (Napoli, 10-8-1881 ivi, 29-9-1967), barone di Magliano, cavaliere di giustizia dell’Ordine Costantiniano di S. Giorgio, che nel 1936 sposò Maria Anna Caracciolo dei duchi di S. Vito ( Napoli, 1998).

Il complesso della Congregazione in Napoli dei nobili sotto il titolo di S. Maria della Misericordia, fondata da San Gaetano Thiene (Vicenza, 1480 † Napoli, 1547), istituzione benefica che si occupava,  fra le altre opere di misericordia, di curare i sacerdoti poveri e i pellegrini nell’ospedale costruito accanto alla chiesa, di dare degna sepoltura, di offrire alloggio ai pellegrini, fu gravemente danneggiato dal terremoto del 1806 e dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. Il S.M.O. di Malta e le famiglie Pasca, Tufarelli, Capuano, Sanfelice, Maresca, Lancellotti, Cattaneo, de Liguoro, de Brayda, Fasulo, Gagliani, Rossi, de Werra, Dentice, de Lutio, Paternò, Gomez Paloma, de Clario, Guarini, Longo, Spasiano, Piromallo, Campagna, Giusso, Battiloro, Belli, de Lieto, Mazzarotta, Ammone finanziarono la ristrutturazione della Chiesa. In ricordo di tale atto di generosità, nell’Oratorio è stato affrescato la platea delle armi dei predetti casati.


Napoli, Complesso della Congregazione in Napoli dei nobili sotto il titolo di S. Maria della Misericordia, platea delle armi

Per la genealogia si consiglia di consultare le Tavole genealogiche redatte da Serra di Gerace e il Registro della “Real Commissione dei Titoli di Nobiltà”.

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Note:
(1) - Tradotto in italiano “Non fallirò”.
(2) - Famiglie ascritte al Registro dei Feudatari: Pasca, Castromediano duca di Morciano, Cavalcanti duca di Buonvicino, Cosentino, Personè, Ceva Grimaldi marchese di Pietracatella, Fazzarri, Barone marchese di Livari, Cestari, Saggese marchese di Roseto, Leognani Ferramosca conte di Mignano, Valva, Gallone principe di Tricase, Rodinò, Longo marchese di Vinghiaturo, Santacroce, de Raho,
del Pezzo principe di S. Pio, Mastrilli marchese della Schiava, Castiglione, Ramignano, Sterlic, Marotta duca di Castelnuovo, Sarriano conte di Casalduni e duca di Ponte, Moles, Marano marchese di Petruro, Potenza barone di Selvetelle, Pallamolla, d’Alessandro duca di Pescolanciano, Gallotti, Zattera marchese di Novi.
(3) - Scipione Mazzella, “Le vite dei re di Napoli”, Napoli 1594
(4) - Nel diploma si legge: “Magnifico Docto fideli nostro dilecto Domitio de Pasca de Magliano U.I. Doctori familiari nostro Militi sive Equiti Aurato ac Sacri Lateramensis Palatii Auleque Nostrae Cesareae et Imperialis Concistorii Comiti, gratiam Nostram Cesaream…”
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Bibliografia:
- Berardo Candida Gonzaga, “Memorie delle famiglie nobili delle Province Meridionali d’Italia”, Napoli, 1875.
- Vittorio Spreti, “Enciclopedia storico-nobiliare Italiana”, Arnaldo Forni Editore, 1978.
- G.B. di Crollalanza, “Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti”, Pisa 1896.
- Lorenzo Giustiniani , “Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli”.
- Francesco Bonazzi di Sannicandro, “Famiglie nobili e titolate del Napolitano”, Arnaldo Forni Editore, 2005.
- Sovrano Militare Ordine Gerosolimitano di Malta, “Elenco storico della Nobiltà Italiana”, Tipografia Poliglotta Vaticana 1960.


Continua sul sesto volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI"

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